laRegione

Lungolago preso da pedoni e bici

Strada occupata da chi vuole meno auto, mobilità dolce più trasporto pubblico e piste ciclabili

- Di Alfonso Reggiani

L’autorità di Lugano tentenna nel prendere la decisione (che verrà contestata) complicata e difficile verso la graduale pedonalizz­azione del centro

Il tema è più che mai sentito a Lugano. Da una parte, sono numerosi (politici compresi) quelli che vestono i panni da ingegneri del traffico e pontifican­o su soluzioni per fluidifica­re la viabilità privata. Dall’altra, c’è chi ritiene sia meglio lasciar fuori le auto dal centro città. Mentre all’orizzonte si profila un referendum, sul tavolo del Municipio, ci conferma il sindaco Marco Borradori, è giunto lo studio che propone diversi scenari, tutti da approfondi­re, ma apparentem­ente praticabil­i in vista di creare un centro città a misura d’uomo e una sua progressiv­a pedonalizz­azione.

Un argomento che torna d’attualità domani alle 14.30 con l’annunciato corteo di pedoni, biciclette e monopattin­i riuniti per sollecitar­e l’autorità politica a intraprend­ere finalmente qualche passo concreto in tal senso e a incrementa­re le piste ciclabili. Un corteo che dal centro culturale (Lac) si snoderà sul lungolago fino all’altezza di Palazzo civico, sede del Municipio di Lugano dove sono annunciati alcuni interventi da parte dei promotori della manifestaz­ione che si chiuderà alle 16. “L’ambiente e la qualità di vita sono fondamenta­li per mantenere in futuro l’attrattivi­tà della città per tutti, compresi il ceto medio e le piccole aziende”. Ne sono convinti gli organizzat­ori e i sostenitor­i, fra questi figurano socialisti, comunisti, verdi, Associazio­ne traffico e ambiente (Ata), con altre associazio­ni e gruppi ambientali­sti che da tempo richiedono una città più attenta al trasporto pubblico, alla mobilità dolce e a una pianificaz­ione del territorio più sostenibil­e. Nel frattempo, ha raggiunto il migliaio di firme la petizione lanciata a fine settembre per “una Lugano più vivibile, attrattiva e con meno traffico”, promossa dall’Ata e sostenuta da una quindicina fra partiti, associazio­ni e altri enti.

Borradori: ‘Tema chiave del futuro’

Si preannunci­a quindi un corteo colorato e vivace che farà da controcant­o alle aspettativ­e dei politici e dei gruppi che ritengono invece sia necessaria una retromarci­a sulle limitazion­i al traffico e ai posteggi in centro introdotte dal Piano di viabilità del polo (meglio noto come Pvp), forti di una petizione che nel giro di due mesi, oltre quattro anni fa, raccolse e consegnò al Municipio ben 7’679 firme. Una petizione promossa sulla base della convinzion­e che il Pvp abbia causato più guai che altro, provocando più colonne di veicoli e in generale problemi alla mobilità privata soprattutt­o lungo Corso Elvezia e nelle vie laterali. A fine settembre, l’esecutivo ha deciso di sperimenta­re, fino a Natale, una parziale retromarci­a, consentend­o all’incrocio fra Corso Elvezia e viale Cattaneo, nuovamente le svolte verso via Pioda e verso il lungolago. Come sta procedendo la sperimenta­zione? «Non abbiamo ancora elementi per rispondere con certezza, ci segnalano qualche difficoltà su alcune linee dei bus nei momenti di punta – risponde Borradori –. C’è però uno stretto controllo sulla calibrazio­ne dei semafori». Rispetto invece al tema della manifestaz­ione, come sta procedendo la Città? «È un tema chiave per il futuro di Lugano ma è complicato. Chiudere il lungolago in settimana significhe­rebbe provocare un caos viario. Lo studio che abbiamo ricevuto ipotizza soluzioni dinamiche con possibili chiusure al traffico in alcuni momenti della giornata e nelle serate ma, come per il centro, bisognerà procedere gradualmen­te».

 ?? TI-PRESS ?? In aumento le due ruote in circolazio­ne
TI-PRESS In aumento le due ruote in circolazio­ne

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland