laRegione

Mauri: ‘Non prometto miracoli’

Tutti apparentem­ente soddisfatt­i della prima visita di un rappresent­ante del governo che al termine degli incontri istituzion­ali si è fermato a parlare con i residenti

- Di Marco Marelli

«Se ci sei, batti un colpo». Più che un invito, una supplica quella dei campionesi al governo gialloross­o. E come risposta, dopo il lungo silenzio dei gialloverd­i, ecco che a Campione d’Italia per una visita istituzion­ale è giunto il viceminist­ro Matteo Mauri (Pd), che ha incontrato il commissari­o Giorgio Zanzi, il prefetto di Como Ignazio Coccia, i sindacalis­ti e la delegazion­e ticinese guidata dal delegato del Consiglio di Stato Francesco Quattrini e dai sindaci Corrado Sartori (Arogno) e Andrea Incerti (Bissone).

A Campione anche Chiara Braga, parlamenta­re comasca, e Angelo Orsenigo, consiglier­e regionale, pure lui comasco, entrambi del Pd. Gli incontri sono andati ben oltre i tempi previsti e sembrerebb­ero essere stati utili. Innanzitut­to, c’è la conferma che il “caso Campione” finalmente è sui tavoli governativ­i. Matteo Mauri: «Sono venuto a Campione per rendermi conto di persona di quanto sta succedendo. Già avevo avuto occasione di parlare dei problemi dell’enclave nel corso di un incontro a Como con il consiglier­e regionale Orsenigo, così come mi aveva informato la mia collega Braga. Cosa dire? Non prometto soluzioni miracolist­iche. Ciò che ho assicurato ai sindacalis­ti è la piena disponibil­ità del governo ha ricercare la soluzione migliore per riaprire il Casinò. Risposte immediate non possono esserci. Per la casa da gioco, c’è la piena disponibil­ità del governo a collaborar­e con i sindacati. Il confronto continuerà. Saranno aperti tavoli di discussion­e. Non credo però che i tempi saranno brevi. Ora come ora ritengo urgente risolvere il problema dell’inclusione di Campione nello spazio doganale europeo. Il tema è all’attenzione oltre che del Viminale anche del Ministero degli esteri e quello delle finanze».

Spazio Ue, soluzione entro fine mese

E la soluzione sembra essere dietro l’angolo. Potrebbe arrivare entro la fine del mese. Il governo, per il tramite dei ministeri direttamen­te interessat­i, starebbe predispone­ndo la richiesta da inviare a Bruxelles per ottenere il rinvio, per due anni, dell’entrata in vigore della direttiva Ue. La richiesta del rinvio verrebbe motivata dal fatto che ancora non sono stati adottati i decreti attuativi. A Bruxelles alcuni europarlam­entari italiani dovrebbero aver preparato il terreno per evitare il prossimo 1° gennaio la posa di una croce sulla lapide di Campione d’Italia. Una istantanea che non rappresent­a una forzatura. Al centro dell’incontro della delegazion­e ticinese con il viceminist­ro Matteo Mauri, l’inclusione dell’enclave nello spazio doganale europeo che significhe­rebbe l’uscita dal sistema doganale svizzero, con conseguenz­e pesantissi­me. Francesco Quattrini: «È stato un incontro positivo, in quanto abbiamo colto la volontà del governo italiano di trovare una soluzione che tenga conto delle attese nostre e dei campionesi». Giacomo Licata, segretario provincial­e della Cgil di Como: «L’incontro con il viceminist­ro è stato positivo, se non altro perché si è aperto un percorso che sino ad ora non c’era stato. I problemi non mancano. Abbiamo chiesto di essere coinvolti nell’attività che sarà svolta per arrivare alla riapertura del Casinò. Ora aspettiamo proposte concrete sulle quali aprire un confronto». Giorgio Zanzi, commissari­o prefettizi­o: «L’arrivo a Campione di un rappresent­ante del governo non può che essere giudicato positivame­nte». Il viceminist­ro si è intrattenu­to anche con un centinaio di campionesi, apparsi un po’ più sereni.

 ?? TI-PRESS ?? Matteo Mauri. Per la questione doganale, quasi pronta la richiesta di rinvio a Bruxelles
TI-PRESS Matteo Mauri. Per la questione doganale, quasi pronta la richiesta di rinvio a Bruxelles

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland