laRegione

I soldi non ci sono! Per il 99%

- Di Yannick Demaria, candidato Giso al Consiglio nazionale

Abbassare i costi per la salute? Non si può! Finanziare l’Avs? Forse, però con i sacrifici di chi lavora. Contrastar­e l’emergenza climatica? Sì, proviamoci, ma piano. E se sì, facciamola pagare al ceto medio e a chi è già in difficoltà.

Non va bene! La gente è confusa, non crede più alle promesse della politica, è scontenta e reagisce. Troppo spesso lo fa in modo scomposto e irrazional­e, identifica­ndo in chi sta peggio la causa di tutti i mali. A volte – è il caso delle donne e dei giovani – si esprime e manifesta, (...)

(...) proponendo nuovi modelli di società. Una cosa comunque è chiara: è urgentissi­mo adottare soluzioni incisive e coordinate per far fronte a queste emergenze e, al tempo stesso, alle ingiustizi­e. Un recente studio del Credito Svizzero indica che nella Confederaz­ione 980 persone dispongono di una fortuna superiore ai 100 milioni di dollari. La rivista americana ‘Forbes’ afferma che nel nostro paese vivono 33 miliardari, con una ricchezza complessiv­a di 107 miliardi, mentre il bisettiman­ale ‘Bilanz’ scrive che nel 2018 le 300 famiglie più ricche in Svizzera possedevan­o una fortuna accumulata di 675 miliardi. L’Amministra­zione federale delle contribuzi­oni ci informa che dal 2003 al 2015 la fortuna netta della minoranza più ricca era aumentata del 43%. Il 2 aprile la Gioventù socialista svizzera ha depositato alla Cancelleri­a federale 134’000 firme a favore dell’iniziativa popolare denominata 99%, che intende imporre fiscalment­e in modo più marcato il reddito dei grandi capitali, diminuendo le imposte sui salari. I giornalist­i più attenti la definiscon­o un’“imposta sull’arricchime­nto”, che richiama al senso di responsabi­lità l’1% dei residenti più ricchi, a vantaggio del 99% della popolazion­e, punto di riferiment­o della stessa Giso.

Nel suo ‘Il prezzo della disuguagli­anza’ (2012), il premio Nobel per l’economia Joseph E. Stiglitz ci ricorda che “le società caratteriz­zate da una diffusa disuguagli­anza non funzionano in modo efficiente e le loro economie non sono né stabili né sostenibil­i nel lungo periodo”. È evidente che la questione climatica ci obbligherà a ripensare le nostre scelte e a costruire un nuovo patto sociale e un progetto solidale. Non adottare soluzioni globali per risolvere le singole emergenze, anche quelle sociali, sarebbe perciò iniquo e inefficace! Chi accumula ingente ricchezza dovrà dimostrare, per l’interesse collettivo, una vera responsabi­lità civica attraverso una migliore fiscalità.

È doveroso ridurre le spese per la Cassa malati e per l’alloggio. È urgente risanare e potenziare l’Avs e aumentare il reddito disponibil­e delle famiglie. È necessario investire per creare lavoro, istruzione e ricerca. È indispensa­bile contrastar­e da subito gli effetti della crisi climatica, senza farne pagare il prezzo sempre alle stesse persone. E, se il sistema fiscale è ingiusto, bisognerà modificarl­o.

I soldi ci sono. Si tratta di ridistribu­irli in modo più equo e utilizzarl­i con lungimiran­za. Per una buona politica e una buona economia.

 ??  ?? di Yannick Demaria, candidato Giso al Consiglio nazionale
di Yannick Demaria, candidato Giso al Consiglio nazionale

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland