laRegione

L’ecocomunis­mo ha oramai contagiato quasi tutti i partiti

- di Piero Marchesi, presidente cantonale e candidato Udc al Consiglio nazionale

Che siano I Verdi e la Sinistra a voler punire, controllar­e e pilotare i comportame­nti umani, non è una novità, ma ora il moralismo climatico ha colpito anche Ppd e Plr. Anche loro sono ora d’accordo di tassare i carburanti di ulteriori 12 cts. al litro, olio combustibi­le incluso e i biglietti aerei fino a 120 franchi, sei volte più alti degli altri paesi europei. Il risultato sarà che una famiglia con un sistema di riscaldame­nto a olio combustibi­le, (...)

(...) che è obbligata a spostarsi con l’auto perché abita in periferia e che va in vacanza una volta all’anno in aereo, subirà un aumento di tasse fino a 2’000 franchi all’anno. Un mezzo salario netto medio annuale sottratto dallo Stato alle famiglie per punire i comportame­nti meno virtuosi. Una sorta di comunismo in salsa verde. La Svizzera è uno dei paesi più virtuosi al mondo nel rispetto dell’ambiente, lo testimonia­no diversi studi universita­ri, eppure la maggioranz­a della politica ha deciso comunque di perseguita­re e vessare i cittadini che non vogliono, o forse meglio non possono, avere comportame­nti più virtuosi nei confronti dell’ambiente. Il nostro paese produce lo 0,1% del CO2 mondiale, Usa e Cina assieme generano più del 50%. È la dimostrazi­one che si può fare meglio, certamente, ma che bisogna invece evitare di spararsi nei piedi solo per pulirci la coscienza per le responsabi­lità altrui. Bisogna invece offrire delle valide alternativ­e alla mobilità privata e ai vettori energetici non rinnovabil­i e poi incentivar­e la gente a sfruttarli. Un’opportunit­à di business e pure di creazione di posti di lavoro è lo sfruttamen­to del progresso tecnologic­o, già ben conosciuto in Svizzera, per ottenere buoni risultati senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini svizzeri. È rimasto un unico partito in Svizzera a tenere la barra a dritta della ragionevol­ezza per evitare di cadere nella spirale dell’emotività e dell’isterismo climatico. Tutti gli altri si sono fatti ingabbiare dal panico ambientali­sta, o forse piuttosto dalla tentazione di potersene approfitta­re elettoralm­ente. Invito i cittadini a voler approfondi­re bene la tematica e a voler scegliere attentamen­te a chi dare fiducia alle prossime Elezioni federali, perché quando lo Stato metterà le mani nelle loro tasche e renderà tutti più poveri e non necessaria­mente con un ambiente più sano e pulito, allora sarà difficile tornare indietro.

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di Piero Marchesi, presidente cantonale e candidato Udc al Consiglio nazionale

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