Il nero e i colori di LuganoPhotoDays
L’intenso bianco e nero di Pablo Ernesto Piovano che, col suo progetto “The Human Cost of Agrotoxins”, dà un volto alla sofferenza di chi, in Argentina, deve fare i conti con vent’anni di uso indiscriminato di pesticidi. Un lavoro durato tre anni, che il giovane fotogiornalista ha portato avanti incontrando le vittime, realizzando ritratti che riescono, in una singola immagine, a dire il dolore di chi si sente abbandonato nella miseria.
Di fronte, nella grande sala dell’ex macello di Lugano, altre fotografie in bianco e nero, apparentemente meno curate ma altrettanto forti: ‘Balcanica’ di Enrico Carpegna – vincitore della categoria Reportage and Documentary –, scatti che documentano il viaggio dei profughi lungo la nuova rotta balcanica al confine tra la Bosnia e la Croazia. Consola, sulla parete laterale, l’intenso e colorato sguardo di un orango. ‘Saving Orangutans’ è il progetto di Alain Schroeder – vincitore della categoria Wildlife and Nature, oltre che del nuovo premio Città di Lugano – che documenta la storia del salvataggio, della riabilitazione e del rilascio di oranghi in via di estinzione a Sumatra, in Indonesia. Queste le tre mostre che compongono l’esposizione dei LuganoPhotoDays 2019, inaugurata ieri e visitabile, sabato e domenica, fino al 27 ottobre. A queste si aggiungono numerose attività collaterali, tra conferenze (oggi Tino Soriano, Lello Piazza, Joe Petersburger e Sergio Pitamitz), presentazioni e la proiezione (mercoledì 23 ottobre al Lux di Massagno) del documentario ‘Antropocene – L’epoca umana’.
Info: www.luganophotodays.ch.