Giappone quotidiano al Vela
Gestire un museo in un edificio nato come villa è, di solito, una sfida. Non così per l’esposizione che si inaugura domani alle 11 al Museo Vela: non tanto per la sempre suggestiva architettura interna dell’edificio di Ligornetto, ma perché quell’aria domestica delle sale al primo piano è perfettamente funzionale alla mostra ‘Giappone. L’arte nel quotidiano’. Proprio questa dimensione di “domesticità”, ha spiegato la direttrice del museo Gianna Mina, è il Leitmotiv della collezione dello svizzero-americano Jeffrey Montgomery: innanzitutto perché si tratta di una collezione nata da una profonda passione per il Giappone e la sua cultura. Ma anche perché oggetto della collezione sono i manufatti ‘mingei’, termine traducibile con “arte e artigianato popolari”. Abbiamo quindi, esposti per temi e senza ambizioni etnografiche – siamo pur sempre in un museo d’arte – ceramiche per vario uso, utensili da cucina, figure benauguranti e religiose, futonji e kimono, rappresentazioni di animali tipici della cultura giapponese. Oggetti che è bello guardare e il consiglio è di fare un primo giro della mostra con lo sguardo libero dalle conoscenze della cultura giapponese – insomma senza prendere il libretto di sala con le descrizioni dei vari manufatti da consultare solo successivamente, in un secondo giro più informato. Perché questi oggetti quotidiani rivelano un mondo interessante, come spiegato in conferenza stampa dai co-curatori Rossella Menegazzo e Hans Bjarne Thomsen: il termine ‘mingei’ ci riporta infatti al critico d’arte e filosofo Soetsu Yanagi e a un momento particolare della storia giapponese, l’apertura al mondo esterno avvenuta a inizio Novecento con le conseguenti paure dell’epoca. E per indagare questo concetto e la sua evoluzione, il Museo Vela ospiterà il 25 e 26 ottobre un convegno, durante il quale sarà presentato il catalogo della mostra.