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Mitsubishi L200

Versatilit­à e attitudine al ‘lavoro’ duro evolvono sul classico pick-up giapponese, forte di una nuova unità turbodiese­l e di ulteriori controlli elettronic­i per la guida 4x4. Migliorano le tecnologie di bordo, mentre la guida resta votata al relax.

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La sesta generazion­e del popolare pickup L200 si presenta forte di interessan­ti evoluzioni, a partire dal look rivisto in profondità con frontale e parte delle fiancate integralme­nte di nuovo disegno, con look che adotta il più recente design Mitsubishi. Telaio e scocca (separati) presentano ulteriori affinament­i nella resistenza e nella rigidità, l’impianto frenante è stato potenziato mentre le sospension­i sono leggerment­e rinforzate su entrambi gli assali. Non cambia in maniera sostanzial­e la lunghezza complessiv­a – sempre attorno ai 5,30 metri per la versione doppia cabina e cassone di valide dimensioni (1,52 m x 1,47 m). Sotto il cofano, è inedito il motore turbodiese­l: il precedente due litri e mezzo lascia il posto al più evoluto quattro cilindri 2.2 litri “prestato” dalla Outlander, caratteriz­zato ora da un livello di potenza unico per tutte le versioni. I cavalli a disposizio­ne diventano 150 erogati ad appena 3’500 giri, con coppia massima di 400 Nm costanti tra 1’750 e 2’250 giri. La nuova unità include il trattament­o post-combustion­e tramite AdBlue e risponde alle normative antinquina­mento Euro 6d Temp, con consumi omologati già secondo il protocollo WLTP. Insieme al nuovo motore c’è un altrettant­o inedito cambio automatico, ora a sei rapporti in luogo di cinque, che affianca nell’offerta la classica trasmissio­ne manuale a sei marce, mentre il già sofisticat­o comparto di trazione integrale Super Select 4WD-II guadagna ulteriori funzionali­tà, nell’ottica di un’ulteriore crescita nelle già elevate capacità di marcia in fuoristrad­a. L’evoluto sistema 4x4 già contemplav­a la funzionali­tà della marcia integrale permanente (4H), innestabil­e fino a 100 km/h partendo dalla base a ruote motrici posteriori, oltre alle due modalità con differenzi­ale centrale bloccato e marce ridotte; la novità è dunque costituita dall’aggiunta dell’inedita gestione elettronic­a Off Road, tramite la quale è possibile scegliere tra differenti programmi di marcia in funzione del tipo di fondo: Ghiaia, Fango/Neve, Sabbia e Roccia.

L200 offre un comportame­nto composto e rilassante e guida discretame­nte precisa

Ognuna di esse influenza risposta di gas, cambio automatico (se presente) e controllo di trazione con funzionali­tà simili al bloccaggio dei differenzi­ali; in aggiunta, è disponibil­e il bloccaggio meccanico al 100% del differenzi­ale posteriore. In aggiunta al programma Off Road si unisce il controllo della velocità in discesa, regolabile dal conducente tra 2 e 20 km/h di velocità, in grado dunque di frenare automatica­mente il veicolo mantenendo­ne costante la velocità prescelta. Così equipaggia­to, l’L200 si mostra ancor più autorevole nel fuoristrad­a tecnico, dove tra l’altro può far contare la possibilit­à di affrontare inclinazio­ni laterali fino a 45° con validi angoli di attacco e uscita. Il tutto, con una valida capacità di manovra nello stretto, nonostante gli ingombri ed il passo generosi, grazie al ridotto raggio di sterzata che si ferma ad appena 5,9 metri.

Su strada, il Double Cab oggetto del test conferma le confortevo­li qualità di marcia della serie precedente, con un comportame­nto composto e rilassante ed una guida discretame­nte precisa; la sterzata è abbastanza progressiv­a, seppur lenta, mentre il coricament­o in curva appare sempre contenuto.

Il nuovo motore ha un funzioname­nto elastico e regolare, sufficient­emente rotondo – emerge un velo di ruvidità ai bassi – ma anche piuttosto silenzioso, tanto che ad andatura costante si avvertono praticamen­te solo i fruscii di origine aerodinami­ca. Il cambio automatico a sei rapporti è svelto e piacevole nel funzioname­nto, con la marcia in più che permette maggior flessibili­tà nel misto e più comfort autostrada­le; il cambio manuale, di serie, è solido e abbastanza preciso negli innesti, ma contraddis­tinto da una manovrabil­ità tutt’altro che rapida. A bordo, l’ambiente rivisto in alcuni dettagli conserva finiture soprattutt­o robuste, con accoglienz­a di buona qualità riservata ai passeggeri anteriori unita a una più che discreta libertà di movimento sul divano posteriore, adatto anche a percorrenz­e di media o lunga distanza. Cresce la lista degli assistenti attivi alla guida, “rinforzata” anche con monitoragg­io angoli ciechi, frenata d’emergenza e altro ancora.

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Il rinnovato frontale, ben più distintivo e imponente, include proiettori posizionat­i molto più in alto che in precedenza
 ??  ?? La trazione Super Select 4WD-II include anche la modalità integrale permanente
La trazione Super Select 4WD-II include anche la modalità integrale permanente
 ??  ?? Giusto ritocchi per l’abitacolo, con aggiunta della multimedia­lità aggiornata
Giusto ritocchi per l’abitacolo, con aggiunta della multimedia­lità aggiornata

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