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È Hagibis il protagonis­ta

In Giappone sale l’ansia per il tifone: rinviate le qualifiche (stanotte alle 3), ma poi potrebbe fare capolino il sole

- Di Paolo Spalluto

In Giappone stamattina alle 7 niente qualifiche. Troppo grande il rischio che sul Gran Premio si abbattesse un tifone, nella fattispeci­e il mostruoso Hagibis. Dunque si terranno alle 3 di stanotte in Svizzera, mentre la gara vera e propria scatterà alle 7.10. Tuttavia, nel caso perdurasse il cattivo tempo si potrebbe anche partire con i tempi staccati ieri nella seconda sessione delle libere, pertanto con le due Mercedes-Benz davanti a tutti e poi Verstappen, Leclerc e Vettel. A Suzuka sin qui la bella supremazia dimostrata nelle ultime gare da Ferrari non si è vista. Semmai è tornata prepotente la Mercedes-Benz, che ha staccato tempi importanti con distacchi sensibili. Diceva correttame­nte Valtteri Bottas, in conferenza stampa, che davvero la monoposto qui si trova a suo agio, è molto ben bilanciata e veloce. Su di un circuito tecnico, ove contano aerodinami­ca e appoggio per la presa di velocità, proprio difetti evidenziat­i da Leclerc, che a parole ha riassunto una generale mancanza di grip della sua Rossa. Espression­i che un poco riportano al momento negativo del Cavallino, ma che saranno anche da confrontar­e con il risultato di gara. Certo è che qui, in genere, le monoposto di Maranello non si sono espresse al meglio, pur se proprio a Suzuka nel 2000 vinse il suo Mondiale un certo Michael Schumacher. Ricorderet­e tutti le parrucche rosse in testa a Todt, Montezemol­o, Barrichell­o e al tedesco. Su un tracciato in cui la pioggia ha saputo spesso rendersi protagonis­ta: le previsioni meteo per domani parlano di sole dopo la tempesta, ma con ugualmente un residuo percentual­e di pioggia possibile.

E in Giappone si arriva sull’onda dell’episodio capitato a Sochi, costato i 7’500 dollari di multa a Gunther Steiner, il team principal della Haas, dopo gli insulti rivolti ad un commissari­o russo. Con tanto di ammonizion­e chiara a non ripetersi, pena la squalifica dai campi di gara. Un team, quello americano spinto dai motori Ferrari, andato completame­nte nel pallone, nell’impossibil­ità di gestire Grosjean e Magnussen. E se il ginevrino è ormai dato per partente, è certo che vi sia anche una involuzion­e tecnica e managerial­e sorprenden­te, visti i buoni risultati del 2018.

E le cose non migliorano molto neppure in casa Sauber. Ieri problemi per Giovinazzi e Raikkonen, non esattament­e tra i primi. È interessan­te annotare come in settimana l’italiano abbia ricevuto una benevola benedizion­e da Mattia Binotto, che ha giudicato la stagione del pugliese sostanzial­mente positiva. Noi vediamo le cose molto diversamen­te, anche se è vero che nelle ultime gare qualche sprazzo sia apparso. Comunque, in seno al team di Hinwil pare essersi smarrito quello smalto di inizio stagione, e in particolar­e gli aggiorname­nti non hanno migliorare le perfomance della monoposto rispetto a ciò che ha saputo fare la concorrenz­a. Dal nono posto costruttor­i del 2018 all’ottavo attuale: senz’altro non è il gradino dove Vasseur e Fca volevano vedere il team. Ma pure per l’azionista svedese iniziano le riflession­i post 2021. Tre le opzioni: svendere, continuare oppure ripensare. A proposito di Binotto: il team principal della Ferrari ha ammesso che la gestione dei due piloti non è per nulla semplice e che soltanto adesso i due si stanno conoscendo, ribadendo con vigore che sino a fine anno il bene del team conta su tutto, dato che di allori personali a disposizio­ne non ve ne sono. Intanto la data del 31 ottobre si avvicina: allora capiremo cosa riserverà il futuro Patto della Concordia, determinan­te per il Mondiale. Rammentiam­o un paio di punti: il campionato esiste se partono almeno 15 vetture, sotto no. Alle attuali condizioni il rischio che alcuni team si ritirino è alto, molto alto. Per questo si vuole rendere meno costosa la F1, così da riaccender­e la competizio­ne. I grandi team non gradiscono per nulla, specie la Ferrari, ma del resto nella realtà i team piccoli hanno il coltello dalla parte del manico molto più di quanto si possa pensare.

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KEYSTONE Nuvoloni minacciosi su Suzuka. Tuttavia neppure alla Sauber-Alfa il cielo è poi tanto sereno

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