La genesi della scienza
È apparso su laRegione del 5 ottobre un’interessante intervista a un fisico italiano che parla appunto della scienza e dei suoi dubbi e così lo scritto conclude: “Viviamo in una società in cui la scienza ha un ruolo incredibile. E chi non conosce la scienza e la tecnologia che stanno dietro, ne ricava da una parte una sensazione di onnipotenza, immagina che la scienza e la tecnica possano fare tutto; ma vedendo la potenza e non comprendendone i meccanismi, arriva l’angoscia, la paura. E da qui la diffidenza. Come scienziati bisogna accettare questo fenomeno e avere pazienza, non reagire con arroganza o irritazione ai dubbi – anche ingenui, anche sciocchi – che possono arrivare. Spiegare, raccontare, senza presunzioni perché nella scienza il principio di autorità non vale: ci basiamo sui fatti, sulle osservazioni sperimentali – a maggior ragione non possiamo quindi usare il principio di autorità nei confronti dei non scienziati. Dire “questo dice la scienza tu taci” è un atteggiamento estremamente infantile”. Da presunto credente sono tentato di fare un pensiero riguardante scienza e fede. Partendo dallo scritto biblico, nel quale il Creatore disse alla prima coppia umana; moltiplicatevi e assoggettate la terra, bisogna riconoscere che è una proposta che ha del sovrumano. Cioè è inclusa una scienza, che nel rispetto del Creatore deve spaziare in un contesto costruttivo riguardante una nascente umanità protesa ad assoggettare la terra in buona armonia con il Creatore e naturalmente con tutte le creature. Tuttavia noi umani in molti casi questa scienza l’abbiamo azzoppata, sostituendola con una “scienza” asservita spesso a persone “potenti” travisando così la vera scienza a favore dell’umanità in quella a favore di chi grida più forte e provoca grandi paure per l’avvenire della nostra umanità. Giacomo Gianolli, Salorino Le lettere dei lettori sono da inviare compilando il formulario al seguente indirizzo: www.laregione.ch/lettere/invia. Devono essere personali e inoltrate con nome, cognome, domicilio e recapito telefonico reperibile per il necessario controllo. In mancanza dei dati la lettera sarà bloccata. Ogni lettera viene pubblicata con la firma dell’autore, salvo gravi controindicazioni accettate dal giornale. Scritti anonimi sono cestinati. Interlocutore è il giornale. Sono da evitare riferimenti a persone terze. Non verranno pubblicate lettere che coinvolgono privati cittadini. Sono escluse le “lettere aperte” se non in casi eccezionali. Scritti manifestamente infondati, non redatti in termini urbani, ingiuriosi od offensivi non saranno pubblicati. Comunicati, prese di posizione ufficiali sono di regola trattati in cronaca. La redazione si riserva di accorciare i testi. Gli scritti pubblicati non impegnano il giornale. Viene data assoluta priorità alle lettere indirizzate esclusivamente al nostro giornale.