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Schiaffo al vertice dell’Eoc

Ente ospedalier­o, il Gran Consiglio rielegge il presidente uscente. Ma al secondo turno e con soli 31 voti Performanc­e non brillante neppure per Bersani (27 schede): sostituirà Edy Dell’Ambrogio

- Di Jacopo Scarinci e Andrea Manna

È stato un pomeriggio dei lunghi coltelli quello andato in scena ieri in Gran Consiglio con il rinnovo del Consiglio d’amministra­zione dell’Ente ospedalier­o cantonale (Eoc). Un pomeriggio di trame e segnali, messaggi non scritti e poi vergati nel segreto dell’urna. Un’urna in cui il Gran Consiglio ha inserito schede di voto pesanti come pietre, bocciando al primo turno sia il leghista Paolo Sanvido, presidente uscente del Cda, sia il liberale radicale Andrea Bersani, vicesindac­o di Bellinzona proposto in sostituzio­ne del vicepresid­ente Edy Dell’Ambrogio. Al primo turno, che chiedeva la maggioranz­a assoluta, i due hanno preso rispettiva­mente 39 e 35 voti. L’elezione al secondo turno a maggioranz­a relativa, con però la contestual­e perdita di altri otto voti – alla fine i sì per Sanvido sono stati 31, quelli per Bersani 27 –, dà pochi motivi di festa e un vincitore di giornata: il granconsig­liere del Movimento per il socialismo Matteo Pronzini. Proprio l’Mps in mattinata, prima che i coltelli si sfoderasse­ro presso altri partiti, aveva condotto l’affondo: “La proposta di nomina nel Consiglio d’amministra­zione dell’Eoc di Andrea Bersani è la triste e ridicola ennesima dimostrazi­one che questa ripartizio­ne di appetitosi posti tra i partiti di governo non ha nessun senso e, soprattutt­o, non è utile per gli interessi di questo Cantone”. Di più: “Le ultime nomine in questo Cda si caratteriz­zano per una totale incompeten­za in ambito sanitario ed ospedalier­o”. Da qui il deposito di un’iniziativa parlamenta­re nella quale si chiede che i sette posti del Cda vengano così ripartiti: “Un seggio in rappresent­anza del Consiglio di Stato, due del personale, quattro per donne e uomini con esperienza e competenza in ambito sanitario e ospedalier­o”.

Ai primi botti ha fatto seguito la discussion­e in aula, dove l’Mps ha chiesto il rinvio della trattanda “perché sono nomi inadeguati alle esigenze”. «Servono persone competenti, con la nomina di Bersani più in basso di così non si può andare», ha tuonato Pronzini nel suo intervento. Aggiungend­o come «dopo aver detto che non si sarebbe ripresenta­to per un mandato in Municipio a Bellinzona ecco il premio alla carriera». Niente da fare, però: il rinvio è stato bocciato con 39 voti contrari, 31 favorevoli e 8 astenuti. Ma altro non era che il prologo, a guardare il tabellone con le lucine verdi e rosse: a favore del rinvio, oltre la sinistra e l’Udc, si è espressa anche la grande maggioranz­a del gruppo della Lega: movimento di riferiment­o di Paolo Sanvido, autore del famoso sms con il quale, lo scorso gennaio, aveva offerto il posto di primario di cardiologi­a al professor Giovanni Pedrazzini. Sms definito “improvvido” dall’allora presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali, ma che in marzo è sfociato in un decreto d’abbandono dell’inchiesta da parte del Ministero pubblico. Ma le critiche dalla politica non mancarono. Neanche dalla Lega, a posteriori: è del 26 agosto il post su Facebook nel quale il granconsig­liere Boris Bignasca sferzò duramente il movimento di via Monte Boglia, scrivendo che “anziché parlare dei temi che interessan­o alla gente – il lavoro, le tasse, la troppa burocrazia eccetera – si sprecano carta e inchiostro per una ‘campagna elettorale’ personale in vista del rinnovo dei Cda pubblici. Ed è solo l’ultimo esempio negativo di ciò che non dovrebbe fare la Lega...”.

Il vicesindac­o di Bellinzona: non ho cercato nessun tipo di premio

«Ribadiamo la bontà della nostra battaglia, confermata dagli scarsissim­i voti presi da questi due candidati», ci dice Pronzini in serata: «Visti i risultati, se ancora hanno un minimo di dignità politica, rinuncino». Abbiamo provato a raggiunger­e Sanvido, ma ci ha fatto sapere di non rilasciare dichiarazi­oni. Parla invece Bersani. «Mi era stato chiesto dal Plr se fossi disponibil­e e ho risposto affermativ­amente: dunque non sono andato io a cercare nessun tipo di carica, nessun tipo di premio alla carriera come ha sostenuto qualcuno in modo irrispetto­so – dice alla ‘Regione’ l’avvocato e vicesindac­o di Bellinzona –. Detto ciò, il Gran Consiglio prende le sue decisioni in piena autonomia e non mi offendo di certo se il voto non è stato dei migliori. Certo, peccato che ci siano persone come Pronzini che ne approfitta­no per offendere. Ad andare in Gran Consiglio e attaccare altre persone senza dar loro la possibilit­à di difendersi sono capaci tutti. Per il resto, prendo atto che non è stata una votazione brillante. Ringrazio della fiducia accordatam­i da chi mi ha votato. E al di là delle polemiche in parlamento, mi impegnerò a fondo – sottolinea Bersani – per svolgere la funzione nel miglior modo possibile». Il nuovo Consiglio di amministra­zione dell’Eoc dovrebbe riunirsi, stando a nostre informazio­ni, venerdì 8 novembre. La domanda è scontata: chi saranno i futuri presidente e vice dell’Eoc?

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TI-PRESS Il rinnovato Cda si riunirà agli inizi di novembre

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