Giustizia, fatti aspettare
“Migliorare le condizioni quadro”: quante volte si legge nelle prese di posizione di politici, associazioni economiche, partiti e, in generale, di gruppi di interesse questa necessità rivolta direttamente alla politica dei nostri tre livelli istituzionali. Spesso queste “condizioni quadro” vengono associate ai temi della fiscalità, alla formazione o alle infrastrutture disponibili su un territorio. È infatti innegabile che, per restare competitive a livello nazionale e internazionale, (…)
(…) le nostre imprese dipendono non solo da sufficiente manodopera egregiamente formata, ma pure da una fiscalità attrattiva nel confronto con altri poli economici o ancora da infrastrutture moderne e performanti.
Il pericolo è quello di limitare l’analisi e di conseguenza l’attenzione politica alle condizioni quadro relative ai pochi, sebbene importanti, temi citati sopra. Tra le condizioni quadro dimentichiamo invece troppo spesso quella relativa alla certezza giuridica e a un contesto legale favorevole, in breve al buon funzionamento del nostro sistema giudiziario.
Il contesto di leggi entro le quali un’impresa è chiamata ad operare è centrale (lo stesso vale anche per le persone fisiche). Ma lo è altrettanto il funzionamento del sistema che di queste leggi ne garantisce un’attuazione oculata e soprattutto celere. Se un’impresa coinvolta in una procedura giudiziaria ottiene ragione dopo un decennio, i costi e le insicurezze durante questo periodo non le permettono di operare agilmente. Dovrà impiegare risorse e accantonare riserve che potrebbe utilizzare meglio per investimenti e per la propria crescita. Purtroppo, in Ticino trascuriamo e sottovalutiamo parecchio questo elemento. Rispetto ad altri cantoni il nostro sistema giudiziario non contribuisce a creare certezze: le procedure giuridiche in ambito economico si protraggono per troppi anni a causa di processi lenti e burocratici. Se parlo di decenni non è per esagerazione, ma per esperienza concreta. Soprattutto nei cantoni svizzero-tedeschi il tempo impiegato per l’evasione di contenziosi è talvolta la metà o ancor di meno. Ma c’è di peggio: più il sistema giuridico è lento, più questo vien strumentalizzato da attori che – seppur coscienti di non avere la ragione dalla loro parte – scoraggiano la controparte giocando sui tempi lunghi. Un contesto legale e una magistratura efficiente ed efficace sono indispensabili per la competitività internazionale delle nostre imprese (Italia docet…).
Va dato atto alla politica cantonale che sta cercando a più livelli di aggiornare e migliorare le condizioni quadro del nostro territorio, ma è altrettanto necessario evidenziare quanto è stato trascurato in passato: investire in riforme fiscali, innovazione e infrastrutture è sì necessario, ma è ugualmente cruciale investire in una magistratura in grado di evadere contenziosi e diatribe in tempi ragionevoli e con delle sentenze al di fuori di ogni sospetto. L’assunzione di un procuratore pubblico in più, se rimanesse l’unica misura, non sarebbe altro che una foglia di fico in periodo preelettorale. In Ticino forse serve il coraggio per ridisegnare il sistema, dubito che bastino correzioni puntuali. Anche questi elementi hanno un prezzo, ma costituiscono un investimento per stare al passo con gli altri cantoni. Sarebbe peccato non dedicarci la necessaria attenzione.