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Via Industria, verso il laboratori­o sociale

- Di Dino Stevanovic

Un passo in più per un centro di socializza­zione in via Industria a Pregassona. Il 30 settembre anche l’ultimo occupante ha lasciato lo stabile al mappale 272 di Pregassona: è quindi tutto pronto per iniziare le verifiche della sicurezza dell’area e – una volta che queste avranno dato esito positivo – per cedere gli spazi alla commission­e di quartiere per realizzare il centro di socializza­zione che desidera. È rispondend­o a un’interrogaz­ione dei consiglier­i Peter Rossi e Mario Antonini (Plr) – che chiedevano lumi sulle condizioni dell’immobile ai numeri civici 1/3/5 di via Industria, il sedime accanto – che il Municipio traccia il solco futuro. Lo stabile, noto anche come ex Spohr – sebbene sia stato vittima di un incendio nel 2011 – non è stato abbattuto in quanto “prima di procedere alla demolizion­e del complesso verrà avviato un mandato di studio in parallelo per verificare le potenziali­tà edificator­ie del comparto”. In particolar modo, relativame­nte alla strategia di promozione degli alloggi a pigione moderata. Il 5 febbraio del 2018 il Consiglio comunale di Lugano approvò infatti a larga maggioranz­a – contraria solo la Lega – un credito di 460’000 franchi per l’acquisto del terreno adiacente alla proprietà ex Spohr e che da anni è in mano alla Città. Lo scopo della transazion­e era quello di dotare l’ente pubblico di un’area individuat­a come adatta per ospitare alloggi con affitti contenuti. A giugno dell’anno scorso è stato sottoscrit­to un concordato di comodato con il venditore, scaduto appunto il 30 settembre scorso.

Nel frattempo si è mossa la commission­e di quartiere, che ha presentato un progetto di riqualific­a dell’area compresa tra via Industria e via Ceresio. La zona è tristement­e nota alla cronaca per il caso di degrado sociale e maltrattam­enti di animali emerso nel settembre del 2018. Pertanto, la Città ha valutato positivame­nte di concedere alla commission­e l’utilizzo dello stabile (non danneggiat­o nell’incendio del 2011) da adibire a centro di socializza­zione, laboratori­o sociale o atelier: “Uno spazio che potrebbe accogliere bambini da 0 a 4 anni e le loro famiglie”. E considerat­o che prima di costruire eventuali alloggi a pigione moderata «bisognerà fare una variante di Piano regolatore, attivare o uno studio di fattibilit­à o un concorso per capire cosa fare, i tempi sono abbastanza lunghi. Quindi nel frattempo l’edificio può essere utilizzato per il quartiere», spiega la capodicast­ero Immobili Cristina Zanini Barzaghi.

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TI-PRESS L’area di Pregassona interessat­a

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