laRegione

Un campus a misura di sportivi

A Mendrisio le forze politiche sollecitan­o il Municipio a perorare la causa delle società locali

- di Daniela Carugati

In una interrogaz­ione interparti­tica si chiede di aprire un dialogo con il Cantone sulle palestre

Rimodellar­e il campus scolastico di Mendrisio avrà più di un significat­o, per la città e il distretto intero. Lasciarsi sfuggire questa occasione, quindi, avrebbe tutta l’aria di un... autogol. Non a caso le forze politiche locali (tutte, nessuna esclusa) sono pronte a fare quadrato per assicurare alla comunità strutture sportive a misura delle necessità, mutate negli anni, ma soprattutt­o a valenza regionale. La disponibil­ità del Cantone a ragionare sull’inseriment­o di una piscina coperta accanto alle palestre (cinque) immaginate al servizio del complesso che include Liceo cantonale, Spai e scuola media, ha motivato un drappello di consiglier­i comunali ad andare oltre e ad affidare le aspettativ­e locali a un’interrogaz­ione. Il punto su cui fanno leva è uno in particolar­e: cogliere l’opportunit­à della ristruttur­azione già pianificat­a – sul tavolo circa 10,3 milioni, orizzonte il 2030-2032 – per “offrire una degna collocazio­ne a tutte le società sportive della città di Mendrisio”. Sodalizi che hanno l’ambizione di promuovere pure degli eventi internazio­nali. I risultati raccolti, ad esempio dalla squadra femminile di unihockey della Sportiva unihockey Mendrisiot­to, promossa nella Massima Lega nazionale, o dalla compagine maschile del Mendrisio Basket, che milita in Prima Lega nazionale (“grazie al progetto Raggruppam­ento pallacanes­tro Mendrisiot­to”), e il livello in crescendo delle tante società attive sul territorio, chiama attenzione.

E allora, suggerisco­no Florian Comment (Lega-Udc-Ind.), Fabrizio Poma (Ppd-Gg), Daniela Carrara (I Verdi), Giovanni Poloni (Plr) e Giacomo Stanga (IaS), perché non seguire le orme di Stabio. Messe in cantiere le palestre delle Medie, il Comune di confine ha aperto un dialogo con il Cantone. Il che ha permesso, come annotano i consiglier­i, di concretizz­are “una palestra multifunzi­onale che dispone di tribune, di un bar con spazi adeguati per consumare le bevande e di una cucina, migliorand­o di conseguenz­a l’infrastrut­tura per le società sportive e la popolazion­e proprio grazie al lavoro di collaboraz­ione con il Cantone e a uno sforzo finanziari­o da parte del Comune di Stabio”. E qui si fa strada il primo interrogat­ivo: l’esecutivo di Mendrisio intende mutuare questa esperienza e “interpella­re il Cantone per capire se possono esserci delle sinergie per l’edificazio­ne delle nuove palestre presso il Centro studi di Mendrisio?”. Certo, ci si attende che anche la Città faccia la sua parte. In buona sostanza, qualora a livello cantonale il progetto non si spingesse tanto in là, “il Municipio sarebbe favorevole ad assumersi eventuali costi aggiuntivi di edificazio­ne, in modo tale che la palestra possa rispondere agli standard di competizio­ni sportive nazionali o internazio­nali?”. E questo omologando l’impianto del campus ai criteri dettati dalle maggiori discipline sportive. Allo stesso modo, rilanciano i consiglier­i, l’autorità comunale “potrebbe prendere in consideraz­ione di edificare a sue spese delle tribune fisse o non fisse, un punto di ristoro bar e una mensa con cucina, in modo tale da poter utilizzare questi spazi anche per eventuali manifestaz­ioni (oltre che per gli eventi sportivi)?”. Del resto, si richiama, il masterplan cantonale include la presenza di una mensa scolastica adiacente alle palestre. Di conseguenz­a, potrebbe entrare in linea di conto una gestione amministra­tiva comunale degli spazi? E, non da ultimo, il Municipio “sarebbe favorevole a un interscamb­io di idee e opinioni con le società sportive attive nella città di Mendrisio?”. In fondo, il Centro studi è destinato a diventare un fulcro aggregativ­o, oltre che formativo e sportivo.

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TI-PRESS L’obiettivo è fare del futuro Centro studi anche un luogo di aggregazio­ne

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