Imam ha commesso abusi sulla moglie Ora sarà allontanato dalla Svizzera
Permesso di soggiorno non prorogato per un imam kosovaro residente nel canton San Gallo. L’uomo aveva abusato psicologicamente, fisicamente e sessualmente di sua moglie, poi fuggita in una struttura di accoglienza per donne e bambini vittime di violenza. Lo ha stabilito ieri il Tribunale federale (Tf). La coppia viveva separatamente da quando, nel dicembre 2015, la donna si era presentata alla casa di rifugio con i suoi quattro figli. Due anni dopo l’Ufficio della migrazione del Cantone San Gallo si era opposto a una proroga del suo permesso di soggiorno; decisione confermata poi da tutte le autorità cantonali. Davanti al Tf l’uomo ha invocato la protezione della sfera privata, garantita dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Secondo i giudici di Mon Repos, vi sono diversi elementi che dimostrano come il kosovaro non abbia assimilato i valori sociali e giuridici della Svizzera, che non rispetta. Ciò vale in particolare per il principio costituzionale della parità tra uomini e donne.