Elia Frapolli: ‘Una sorta di albergo diffuso. Avrà bisogno della valle per vivere’
La convenzione approvata ieri sera dal legislativo prevede la cessione da parte dell’ente locale ai futuri investitori (rappresentati ora dall D’A Sagl) del diritto di compera sul capitale azionario della Centro turistico Acquarossa Sa, detenuta dal Comune e proprietaria dei terreni. Costo dell’operazione: 2,6 milioni di franchi, di cui 260mila franchi già versati a garanzia del diritto di compera biennale. Il contratto resterà in vigore solo se la nuova società eserciterà il diritto di compera entro fine 2024. Per la costruzione del centro vanno poi trovati i fondi – si stima che siano necessarie decine di milioni di franchi – e come sottolineato nel messaggio, i promotori pensano di finanziare il progetto in parte con capitali provenienti dall’estero. “L’idea è innanzitutto quella di valorizzare una regione bellissima, molto frequentata sia dai turisti di giornata che da tutti i ticinesi, che oggi lamenta purtroppo una carenza di strutture ricettive”, spiega Lino D’Andrea citato nel comunicato stampa. Secondo il promotore la creazione del nuovo quartiere “andrà a beneficio, innanzitutto, degli abitanti della zona e degli operatori turistici”. La Sun Village Acquarossa, aggiunge, sarà “una nuova azienda viva e vivace da tramandare alle future generazioni”.
Sulla specificità dell’iniziativa il consulente turistico Elia Frapolli sottolinea che il Sun Village Acquarossa avrà bisogno della valle per vivere. “Le piazze, che potranno essere tematizzate a seconda del target degli ospiti (famiglie, wellness, sport ecc.), potranno diventare realtà e vivere solo grazie alla partecipazione degli imprenditori locali e della popolazione. In questo senso, il concetto si avvicina molto a quello di “albergo diffuso”: un mix tra case e albergo, formato da più stabili vicini tra di loro e a due passi da un nucleo abitato”, spiega. Per mettere in rete tutti gli operatori e le eccellenze sul territorio, aggiunge René Prince, membro del gruppo di promotori, “è prevista la creazione di una piattaforma informatica, una sorta di “Airbnb” della valle che permetta ai turisti o ai ticinesi di prenotare un alloggio e, al tempo stesso, un’esperienza turistica”. Uno strumento che aiuterà quindi a promuovere iniziative turistiche già esistenti.