1919-2019: in luce le decorazioni di Saporiti
Il centro storico di Bellinzona a breve s’impreziosirà ulteriormente grazie al restauro degli esterni di un altro edificio privato. Dopo gli interventi effettuati negli ultimi anni da proprietari che hanno a cuore il decoro della Turrita, in questi giorni sono stati avviati i lavori sulle due principali facciate di casa Salvioni che danno sul Teatro Sociale e via Teatro. Le impalcature sono state ricoperte in tutta la loro superficie da un telo che oltre a contenere la polvere fornisce alcune interessanti informazioni sugli interventi previsti e che dureranno circa sei mesi. L’opera affidata all’impresa La Maddalena Sa di Chiasso – specializzata in valorizzazioni di beni architettonici e artistici – riguarderà anche il restauro conservativo delle superfici decorate dal pittore luganese Domingo Saporiti esattamente un secolo fa, nel 1919, su incarico dell’allora proprietario Arturo Salvioni. Nato nel 1893 a Vezia e deceduto nel 1966, Saporiti è stato un pittore e decoratore figlio d’arte, avendo trascorso i primi anni di vita in Uruguay dove il padre lavorava come pittore decoratore. Appena quattordicenne il giovane Saporiti si recò a Milano dove seguì la scuola serale dell’accademia di Belle Arti di Brera, lavorando a bottega come imbianchino, decoratore e affreschista. Tre anni più tardi era a Genova dove approfondì le proprie conoscenze sulla tecnica dell’affresco. Rientrato a Vezia nel 1918, iniziò ben presto una feconda attività il cui risultato è tutt’oggi visibile in varie località: le sue capacità sono attestate da numerosi edifici nel Luganese e Bellinzonese impreziositi, sulle facciate e negli interni, dalle equilibrate decorazioni di gusto neorinascimentale e barocco.