Spese nuova Bellinzona: la riorganizzazione è costata finora 4 milioni. Non ancora iniziati i progetti regionali
Qual è il saldo dell’aggregazione sulle casse comunali della nuova Bellinzona? Lo chiedeva il consigliere comunale leghista Luigi Calanca, cui ora il Municipio risponde esponendo le cifre. Partiamo dalle spese sopportate per la riorganizzazione del Comune, una fase che si sta dimostrando più lunga del previsto (dai due anni inizialmente indicati si passa ora a tre e forse anche di più, includendo un pezzo della prossima legislatura). “Le spese finanziate col contributo cantonale sono iniziate nel 2015 e, nella fase iniziale in cui gli ex Comuni esistevano ancora (sino all’elezione dell’aprile 2017) e poi in cui i quartieri hanno proseguito in modo contabilmente separato (sino al 31.12.2017), queste spese sono tutte state caricate transitoriamente a bilancio, per poi essere compensate con l’incasso effettivo dell’aiuto cantonale” ammontante a 4 milioni di franchi. Nel 2015 sono stati 306 i franchi spesi, nel 2016 603’727, nel 2017 2’189’295, nel 2018 981’773 e quest’anno 224’897.
Altro capitolo, il risanamento di due ex Comuni in bolletta, anche questo a carico del Cantone per complessivi 5 milioni: 215’000 franchi sono serviti per Moleno e ben per 4’785’000 per Gorduno. Tale contributo – su esplicita indicazione della Sezione enti locali – è stato utilizzato per ammortamenti supplementari e per abbattere l’eccedenza passiva. C’è poi il contributo per i tanto attesi investimenti di carattere regionale, pari a 20 milioni: “Non è ancora stato incassato – spiega il Municipio – poiché non sono ancora iniziati”.