Statale 394, ‘pianifichiamo’
Incontro informativo ieri a Luino tra una delegazione ticinese e le autorità del Luinese Domani si apre il lungo cantiere che porterà alla sistemazione di 4 viadotti stradali. Per il traffico pesante si cercano soluzioni alternative.
L'obiettivo è quello di riuscire a ridurre il più possibile i disagi che sorgeranno da domani con l’inizio dei lavori per il risanamento strutturale dei quattro viadotti di Colmegna, frazione di Luino, lungo la statale 394, snodo fondamentale per raggiungere la dogana di Zenna-Dirindella e il Gambarogno. Traguardo che si può ottenere con il concorso di tutti. La conferma si è avuta ieri a Luino. «È stato importante, oltre che doveroso, riunire per la prima volta tutti gli attori che al di qua e al di là della frontiera sono direttamente interessati dai lavori lungo la statale che collega l’alto Varesotto al Canton Ticino» sottolinea Francesco Quattrini, segretario della Regio Insubrica, che a tambur battente è riuscito a organizzare l’incontro servito anche a colmare il vuoto di conoscenza, conseguenza di una scarsa comunicazione. Solo a fine settembre, nel corso di una riunione in prefettura a Varese, si è infatti venuti a conoscenza dei lavori per la messa in sicurezza dei quattro viadotti. Un intervento definito “urgente” dall’Anas, per cui non rinviabile nel tempo. Lavori destinati a durare 400 giorni. Spesa prevista 9 milioni di euro. Oltre al “padrone di casa”, Andrea Pellicini, sindaco di Luino, hanno partecipato Gianluca Mantegazza, direttore della Navigazione Lago Maggiore, Fabio Passera, sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Tiziano Ponti, sindaco di Gambarogno, Giovanni Berardi, sindaco di Malcantone, Marco Traine, vicedirettore della Navigazione Lago di Lugano, Alex Malinverno dell’Autopostale, Giovanni Lazzaroni, responsabile della dogana di Dirindella, Davide Dellera, del Dipartimento del territorio. All’incontro avrebbe dovuto partecipare anche un rappresentante delle Ferrovie svizzere. Presente anche un ingegnere dell’Anas, che ha fornito un interessante dato: alle 6 alle 7, nei giorni feriali, sulla statale 394 transitano 600 autovetture (mille la media giornaliera). Frontalieri che tornano a casa dalle 17 alle 18.30. Un numero considerato non eccessivamente alto.
Il vero problema: i camion
I problemi maggiori, è stato sottolineato a Luino, dovrebbero sorgere per il traffico pesante, in quanto sui quattro viadotti, è prevista la limitazione di 7,5 tonnellate. Preoccupazione è stata espressa soprattutto dal sindaco del Malcantone in quanto la chiusura della statale 394, con la limitazione di peso dei grossi articolati, comporterà il trasferimento del traffico pesante sulla dogana di Ponte Tresa e quindi sulle strade cantonali. Nel corso del summit tutte le parti in causa hanno convenuto di dare vita a due tavoli. Il primo si riunirà fra un mese per valutare, alla luce del monitoraggio del traffico leggero che inizierà domani, la possibilità di un trasporto alternativo. Primo fra tutti via lago. Il secondo tavolo riferito al traffico pesante è convocato a breve, fra una settimana. L’urgenza di porre mano ai lavori, che consistono nella demolizione e completa ricostruzione della soletta esistente e nell’allargamento dei calabri stradali con l’estensione della larghezza da 2,5 a 3 metri, è stata determinata dai crolli segnalati dagli abitanti della zona. Il traffico sarà a senso unico alternato, regolato da un semaforo con impianto radar in grado di modificare i tempi di traffico e attesa sulla base della situazione viaria. Nei primi tempi per mitigare il più possibile i disagi, il tratto del cantiere, lungo 1,2 chilometri, sarà presieduto da movieri.