laRegione

Aeroporto, relatori Ferrara e Bignasca

- Di Alfonso Reggiani

«Siamo al Pronto soccorso, per evitare che il paziente muoia, ci dobbiamo spostare al reparto per decidere come curarlo». La metafora è della deputata Plr Natalia Ferrara che, assieme al collega Boris Bignasca (Lega dei ticinesi), è relatrice del messaggio del Consiglio di Stato sul salvataggi­o della Lugano Airport Sa (Lasa).

Stiamo parlando dell’aumento della quota azionaria del Cantone nella società dal 12,5 al 40%, con lo stanziamen­to del credito di investimen­to di 2,4 milioni di franchi per la seconda ricapitali­zzazione di Lasa e di un altro investimen­to di 920’000 per la copertura della quota parte delle perdite cumulate a bilancio dalla società previste a fine 2019 eccedenti l’attuale capitale azionario e quello annuo di 520’000 (2,6 milioni in totale) a copertura della quota parte delle previste perdite di esercizio di Lasa per il periodo 2020-2024. Entrambi i relatori condividon­o la stessa posizione favorevole. «Il messaggio urgente della Città di Lugano è pendente da maggio ma la Gestione tentenna, quello del Consiglio di Stato è stato licenziato il 4 settembre e da quel momento in ogni seduta della Gestione ne abbiamo discusso e oggi (ieri, ndr) ci sono i relatori. Con Bignasca ci siamo impegnati a portare una prima bozza del rapporto martedì prossimo», rileva Ferrara. Il tempo stringe. «La necessità impellente è di evitare il fallimento di Lasa che è in cifre rosse per circa 4 milioni di franchi – prosegue la deputata Plr –. Ciò significa che se non ci fosse una ricapitali­zzazione, la società dovrebbe depositare i libri contabili e tutto il personale sarà a casa e non ci sarà più nulla da discutere con i privati. La priorità è quindi di giungere a una maggioranz­a solida a livello cantonale, poi tutti gli scenari sono aperti». Bignasca: «Vedremo se il rapporto differirà da quanto proposto dal governo. Bisognerà tener conto delle sensibilit­à politiche diverse, degli aggiorname­nti e delle novità che succederan­no attorno allo scalo. Il mercato aeroportua­le è molto dinamico. C’è un interessam­ento di importanti gruppi privati che conferma i contenuti dello studio degli specialist­i di San Gallo e quanto sia importante per il Ticino l’aeroporto con i 190 milioni di indotto economico che genera a favore di tutto il Ticino, e soprattutt­o conforta i dipendenti dell’aeroporto che vivono una situazione davvero difficile».

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