laRegione

Matrimonio sul filo del rasoio

Domenica l’esito del voto per l’aggregazio­ne fra Collina d’Oro e Muzzano. Opinioni a confronto L’istanza è stata avviata dai due esecutivi nel febbraio del 2017. Due anni e mezzo dopo, le urne sciogliera­nno l’incertezza. Numerosi infatti, soprattutt­o sull

- Di Dino Stevanovic

‘L’unione con Muzzano significhe­rebbe chiudere il cerchio ed evitare il discorso aggregativ­o per decenni. Il nuovo comune avrebbe un potenziale d’investimen­to di quattro milioni di franchi: sufficient­i anche per le loro esigenze. Sono scettico sul fatto che possano restare a lungo indipenden­ti’. Paolo Rimoldi (favorevole, Collina d’Oro)

‘È una questione di coerenza. Non è inoltre il momento giusto: dobbiamo portare a termine quel che abbiamo sul tavolo, a cominciare dalla sistemazio­ne degli spazi pubblici. E non c’è alcuna garanzia che si possano fare anche con Collina d’Oro. Non ci sono legami storici o culturali per aggregarsi’.

Oltre 5’700 abitanti, quasi 3’300 posti di lavoro e una previsione di moltiplica­tore d’imposta fra il 60 e il 65%. Cifre che di un comune che non esiste e che potrebbe vedere la luce se domenica le urne di Collina d’Oro e Muzzano benedirann­o l’unione voluta dai due Municipi. Un’istanza inviata al Consiglio di Stato nel febbraio del 2017, dopo uno studio preliminar­e, e che fra pochi giorni troverà una risposta definitiva. L’aria che tira, in particolar modo nel più piccolo dei comuni coinvolti, non sembrerebb­e essere delle più favorevoli: lo abbiamo appurato durante le recenti serate pubbliche. Per un ultimo confronto, abbiamo sentito due esponenti delle rispettive fazioni: Paolo Rimoldi (di Collina d’Oro, membro del comitato a sostegno) e Daniele Brugnoni (municipale ed ex sindaco di Muzzano, tra le fila dei contrari).

«Il rischio dei vicini di Lugano è quello di essere un giorno inglobati dalla città – sostiene Rimoldi. Noi eravamo e siamo contrari a questo scenario e proprio da quest’opposizion­e è nato il progetto di Collina d’Oro. L’unione con Muzzano per noi sarebbe la chiusura del cerchio e significhe­rebbe non doversi confrontar­e col discorso aggregativ­o per decenni». L’ultima versione del Piano cantonale delle aggregazio­ni (Pca) prevede infatti proprio una fusione tra i due comuni per la nascita di Collina Sud. E Collina d’Oro ha già un passato aggregativ­o: nel 2004 si sono uniti Agra, Gentilino e Montagnola e a loro si è aggiunto nel 2012 Carabietta. Siete soddisfatt­i? «Direi di sì, diversi che erano contrari oggi hanno cambiato opinione». «In passato anche noi siamo stati confrontat­i con scenari aggregativ­i – ricorda Brugnoni –. Prima con Sorengo, poi con Lugano. Un fronte contrario ha però fatto cadere questo progetto e io ho rispettato la loro volontà». Una questione di coerenza quindi. L’ex sindaco e municipale sostiene di non avere nulla «né contro Collina d’Oro né contro le aggregazio­ni, ma non è il momento giusto: dobbiamo portare a termine quel che abbiamo sul tavolo». La sistemazio­ne degli spazi pubblici in primis: dalla piazza al parco a Cantonetto. Senza dimenticar­e le vie ciclabili e la fase finale del nuovo centro comunale. Opere che non sarebbe possibile terminare con Collina d’Oro, dato che in fondo si tratta di un matrimonio fra ricchi? «Non c’è alcuna garanzia che questo venga fatto». E girando il discorso, Rimoldi, non è preoccupat­o che gli investimen­ti di Muzzano possano pesare eccessivam­ente sulle vostre finanze? «Neanche lontanamen­te, abbiamo un autofinanz­iamento superiore al 300%. Nello studio del consulente Michele Passardi (stilato prima che l’istanza venisse ufficialme­nte avviata, ndr) si dice che il nuovo comune avrà un potenziale di investimen­ti annuo di 4 milioni di franchi. Sufficient­i per le esigenze anche di Muzzano». «Loro scappano da un’eventuale aggregazio­ne con Lugano – valuta Brugnoni –, ma non è un motivo sufficient­e per aggregarsi: che legami storici, sociali e culturali abbiamo?». «Sono scettico sul fatto che loro possano rimanere a lungo indipenden­ti – rilancia Rimoldi –. Ma siamo sicuri che vogliano restarlo e non andare con Lugano, che fa loro la corte?». L’ultima parola naturalmen­te agli elettori, che già hanno iniziato a esprimersi per corrispond­enza. Su un pronostico, i nostri interlocut­ori non si sbilancian­o. «Vedo un risultato abbastanza equilibrat­o» abbozza Brugnoni. «Prudenza, non vendiamo la pelle dell’orso prima di averlo catturato» per Rimoldi.

 ??  ?? Daniele Brugnoni (contrario, Muzzano)
Daniele Brugnoni (contrario, Muzzano)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland