L’Euro 2020 è più vicino
Seferovic e un’autorete firmano la doppietta elvetica contro l’Eire
Ginevra – Euro 2020 è più vicino per la Nazionale svizzera che ieri sera a Ginevra ha superato 2-0 l’Irlanda e compiuto un passo probabilmente decisivo verso la rassegna continentale della prossima estate. Alla fine delle qualificazioni mancano due turni e i rossocrociati dovranno affrontare le due compagini più deboli del girone, Georgia e Gibilterra. Per andare in Europa basteranno quattro punti, con sei si entrerà dalla porta principale quale prima di girone. Decisamente un obiettivo a portata di mano. Anche quella di ieri sera, come spesso successo nel recente passato della Nazionale elvetica, è stata una partita sofferta. La compagine di Petkovic ha dominato, rischiando poco davanti a Sommer, ma come da tradizione ha faticato a fare la differenza. Le occasioni da rete sono state innumerevoli e nella ripresa sono addirittura arrivati un rigore (sbagliato da Rodriguez) e un palo (colpito da Elvedi). Nonostante tutte le difficoltà realizzative, le reti di Seferovic al 16’ e Fernandes (che ha costretto Duffy all’autogol) sui titoli di coda hanno dato un senso al dominio espresso durante tutti i 90’. E una volta tanto i minuti finali, che spesso l’avevano fatta penare in questo 2019, sono girati a favore della Nazionale elvetica, perché è proprio il gol di Fernandes a tempo ormai scaduto che permette alla Svizzera di potersi accontentare di quattro punti nelle prossime due partite. Niente ribaltone nel finale, dunque, anche perché l’Irlanda ha dimostrato di essere un complesso pronto a combattere su ogni pallone (e il campo in precarie condizioni l’ha certamente favorito), ma anche povero di argomenti offensivi. Sul fronte dei singoli, come già a Copenaghen, ottima la prestazione di Elvedi (gol danese a parte), sempre più punto fermo dell’asse centrale, così come quella di Zakaria, instancabile nel recuperare palloni e nel proporsi in fase offensiva. Ma il migliore di tutti è stato Haris Seferovic: oltre al gol che ha reso più tranquilla tutta la Nazionale, è andato spesso vicino al raddoppio e, soprattutto, non si è mai tirato indietro nel lavoro sporco, andando ovunque a cercare palloni giocabili, con grande dispendio energetico. Il 3-4-3 di Petkovic, con Lichtsteiner e Rodriguez sulle corsie, ha consentito a Xhaka di entrare maggiormente in partita rispetto a sabato sera e la sua regia ha pesato sull’esito del confronto. E in assenza di Shaqiri era imperativo che il capitano dell’Arsenal salisse in cattedra con tutta la sua personalità.
La Svizzera, adesso, è più che mai padrona del suo destino. Nel mese di novembre contro Georgia (a San Gallo) e Gibilterra (sulla Rocca) si tratterà di timbrare il biglietto per l’Europeo itinerante della prossima estate. Non è ancora fatta e non si tratta di una formalità, ma il passo più difficile è stato compiuto. A Ginevra era imperativo vincere e si è vinto.