laRegione

Un Ticino e una Svizzera senza paure

- Di Luigi Rossetti, già presidente Gioventù liberale radicale ticinese

Le prossime elezioni federali hanno un focus su alcuni temi principali: l’ambiente, il lavoro, e la piazza finanziari­a, la via bilaterale Ch-Ue e il federalism­o. La rinuncia ad una nuova candidatur­a da parte di Fabio Abate agli Stati ha riaperto i giochi. Abate a Berna, senza essere sempre sotto la luce dei riflettori, è stata una persona rispettata e ascoltata agli Stati come in precedenza al Nazionale.

La sua rinuncia ha aperto la possibilit­à anche agli altri Partiti di proporre candidatur­e con poli di destra e sinistra. In mezzo abbiamo il blocco storico costituito dal Plr e dal Ppd che si adoperano per soluzioni equilibrat­e nel solco del metodo della concordanz­a. Ho avuto il piacere di conoscere Giovanni Merlini negli anni Novanta, lui presidente di Gioventù Liberale Radicale Ticinese, io suo vicepresid­ente. Già allora si percepiva la sua cultura e preparazio­ne politica e la sua apertura al dialogo. Oggi è in lista quale candidato al Consiglio degli Stati, forte della sua lunga esperienza nella politica comunale, cantonale, federale che gli ha permesso di conoscere i tre livelli istituzion­ali della nostra Confederaz­ione. Giovanni Merlini è dal 2014 a Berna e in questi anni ha saputo ritagliars­i il giusto spazio per essere ascoltato e persona di riferiment­o: ha combattuto per un mercato di lavoro sano, per una giustizia più efficace e per una piazza finanziari­a forte. Si è battuto a più riprese per sensibiliz­zare il Consiglio Federale sui rapporti con la vicina Italia, soprattutt­o in relazione all’accordo sulla fiscalità dei frontalier­i e alle attività bancarie, sempre a difesa della piazza finanziari­a ed economica e i suoi posti di lavoro. Su sua proposta il Consiglio Nazionale ha deciso di impedire che gli assicurato­ri possano modificare unilateral­mente le condizioni contrattua­li a scapito degli assicurati, in particolar­e nelle assicurazi­oni complement­ari. Inoltre ha portato 19 interpella­nze su temi legati al plurilingu­ismo, sociali e di aspetti regionali. Giovanni Merlini è una persona che ha già dimostrato le sue qualità e quanto sopra ne è il chiaro esempio.

Agli Stati abbiamo bisogno di personalit­à che vengono ascoltate e sono pronte a collaborar­e e mediare con le altre forze politiche, agendo con senso dello Stato e senza creare muri attorno al Paese. La via bilaterale è ciò che ha creato il benessere economico della Svizzera. Giovanni Merlini ha sicurament­e le carte in regola per accedere alla camera alta continuand­o a combattere per il Ticino e per la Svizzera. Alla politica che cavalca le paure della gente preferiamo la politica che risolve i problemi.

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