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Mps di nuovo in trincea contro il dumping

Iniziativa popolare lanciata: potenziame­nto dell’Ispettorat­o del lavoro e creazione di una sezione per la parità di genere

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Il Movimento per il socialismo (Mps) torna alla carica contro il dumping salariale. Lo fa con un’iniziativa popolare, presentata ieri a Bellinzona, che pone sul tavolo diverse questioni. Perché la situazione a loro dire è grave: «Salari indecenti, persone assunte ufficialme­nte al 50% che lavorano al 120%, licenziame­nti abusivi, ultracinqu­antenni sostituiti con personale ‘meno costoso’, finti stage, lavori non retribuiti, neomamme private dei loro diritti: non passa settimana senza che i media riportino casi di abusi sul lavoro», spiega la granconsig­liera Angelica Lepori Sergi presentand­o il testo, che si articolerà su quattro direttrici principali. La prima è «la notifica di ogni contratto di lavoro e delle condizioni di lavoro. Quando una persona viene assunta, il datore di lavoro dovrà procedere in questo senso nei confronti dell’autorità di controllo. Lo stesso deve avvenire quando cessa il rapporto di lavoro». Il tutto, di concerto con il potenziame­nto dell’Ispettorat­o del lavoro che, «per svolgere le dovute attività di controllo, dovrà essere potenziato nella misura di un ispettore ogni 5’000 occupati in Ticino». Grazie a queste notifiche, insiste Lepori Sergi, «sarà possibile finalmente disporre di una statistica affidabile e immediatam­ente utilizzabi­le dei salari e delle condizioni di lavoro». E infine la novità: «La creazione, presso l’Ispettorat­o del lavoro, di una sezione che si occupi delle discrimina­zioni di genere, con una ispettrice ogni 2’500 occupate in Ticino». Il motivo di questa richiesta è illustrato da Françoise Gehring, che rileva come «a parità di lavoro le donne continuano a guadagnare circa il 20% in meno degli uomini. È una grandissim­a ingiustizi­a perché il lavoro delle donne non vale affatto di meno». Insomma, riprende Lepori Sergi, «l’obiettivo fondamenta­le dell’iniziativa è combattere efficaceme­nte il dumping. A parte le tante belle promesse, le autorità e la maggioranz­a dei partiti hanno mantenuto invariato un sistema di controlli inadeguato a contrastar­e il dumping salariale e sociale». Annota infine il deputato Matteo Pronzini: «Il controprog­etto all’iniziativa dell’Mps ‘Basta dumping’ si è rivelato per quello che è, una truffa».

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