Il Ps: ‘Un reddito di transizione ecologica in Ticino’
Il riscaldamento globale è un problema, e urgono soluzioni a ogni livello. E per il Partito socialista anche lo Stato può fare la sua parte nell’incentivare progetti, idee, soluzioni. Con primo firmatario Raoul Ghisletta, il gruppo parlamentare del Ps ieri ha inoltrato una mozione al Consiglio di Stato con la quale chiede all’Esecutivo di “preparare un messaggio governativo che sottoponga al Gran Consiglio una legge per il reddito di transizione ecologica (Rte)”. Un reddito che nelle intenzioni “avrebbe lo scopo di sostenere le persone che avviano nuove attività ecologicamente sostenibili, oppure che riqualificano in tal senso attività preesistenti (agricole, artigianali, industriali, terziarie)”. Per i socialisti “solamente con il sostegno di una legge di questo tipo potremo sviluppare concretamente, e in tempi più rapidi rispetto a quanto accade ora, la necessaria svolta ecologica dell’economia del nostro Paese”. Non è un’invenzione ticinese, quella del Reddito di transizione ecologica. Chi l’ha pensato, Sophie Swaton, presidente della Foundation Zoein di Ginevra e insegnantericercatrice all’Università di Losanna, stando agli iniziativisti spiega in maniera chiara quali caratteristiche abbia. Vale a dire “garantire un reddito minimo alla persona impegnata in un’attività ecologica e sociale, che può essere sia economica, sia di volontariato”. Ma non solo. L’Rte andrebbe a favorire “la necessaria formazione, rispettivamente il necessario accompagnamento della persona attiva nella transizione ecologica e a sviluppare forme democratiche e cooperative di economia ecologica”. Ma in quali ambiti, in quali settori economici il Reddito di transizione ecologica, cioè il finanziamento a chi opera sul campo, spiegherebbe la sua azione? “Sono disparati”, scrive Raoul Ghisletta: “Agricoltura ecologica, permacultura, energie rinnovabili, finanza durevole, ecomobilità, beni o materiali di fonte biologica (ad esempio materiali per costruzioni fatti di legno, piante, paglia, pietra, terre, lane animali...), riciclaggio”. Questo particolare reddito, conclude la mozione, sta vedendo una sua sperimentazione in Francia, nel Comune di Grande-Synthe.