Azione condannata Sanzioni allentate
Berna – Il Consiglio federale condanna l’intervento militare turco in Siria ed esorta il governo di Ankara a cessare immediatamente le ostilità e a risolvere i conflitti mediante negoziati. Durante la sua riunione settimanale, ieri il Consiglio federale ha inoltre allentato le sanzioni alla Siria, analoghe a quelle decretate dall’Ue e in vigore nel maggio 2011.
Per facilitare l’aiuto umanitario nel Paese mediorientale, dove a causa dell’offensiva turca 210mila persone sono già in fuga, la prevista modifica dell’ordinanza deve consentire, in via eccezionale, agli attori umanitari che ricevono fondi della Confederazione e ai rappresentanti diplomatici e consolari svizzeri di mantenere relazioni d’affari con entità colpite dalle sanzioni, se ciò è necessario per adempiere il loro mandato in Siria.
Il Consiglio federale prevede dunque un regime di autorizzazione eccezionale per l’erogazione di risorse economiche a persone, imprese ed entità oggetto di sanzioni, a condizione che queste transazioni siano indispensabili per prestare aiuto umanitario o sostenere la popolazione civile, si legge nel comunicato. È necessario dimostrare che non esistono alternative equivalenti alle persone o alle imprese colpite dalle sanzioni.
La Svizzera è preoccupata per le conseguenze umanitarie delle ostilità, in particolare per quanto riguarda la protezione della popolazione civile. La situazione umanitaria, soprattutto degli sfollati, è precaria e si è considerevolmente aggravata in seguito all’intervento militare degli ultimi giorni. Le capacità delle organizzazioni umanitarie si sono notevolmente deteriorate a causa dei recenti sviluppi e della situazione legata alla sicurezza.
Per la Svizzera, i conflitti e le questioni di sicurezza non possono essere risolti militarmente. Solo una soluzione politica nel quadro del processo di pace dell’Onu a Ginevra consentirà di affrontare le cause del conflitto. Nel frattempo, il governo chiede a tutte le parti in guerra di impegnarsi per proteggere la popolazione civile, il personale umanitario e le infrastrutture civili.