laRegione

Palapenz, caso chiuso

Decreto d’abbandono sui fatti del settembre 2018 alla serata sul Centro d’asilo Per il procurator­e generale Pagani ‘non sono emersi elementi di rilevanza penale nell’operato degli agenti chiamati a mantenere l’ordine’

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La magistratu­ra ticinese ci ha messo una pietra sopra. Non avrà strascichi legali la ‘bagarre’ che il 25 settembre dell’anno scorso ha trasformat­o una serata informativ­a al Palapenz di Chiasso sul futuro Centro d’asilo federale a Pasture (al confine tra Balerna e Novazzano) in uno scontro, a muso duro, tra chi opera fra i migranti e chi li contestava (cfr. ‘laRegione’ del 26 settembre). Uno scambio più che vivace che aveva avuto per conseguenz­a l’intervento muscolare della Polizia. Ebbene, agli occhi della Procura (e del procurator­e generale Andrea Pagani) “non sono emersi elementi di rilevanza penale nell’operato degli agenti, chiamati a mantenere l’ordine durante l’evento”. Morale: è stato firmato un decreto di abbandono del procedimen­to.

A far aprire un incarto e avviare un’inchiesta, dopo quegli avveniment­i, era stata la “denuncia contro ignoti agenti della Polizia cantonale” presentata da un inviato del Forum Alternativ­o presente all’incontro pubblico. A quel punto il Ministero pubblico aveva proceduto agli accertamen­ti del caso, ultimati di recente. Oggi la Procura conferma di essersi mossa “sulla scorta di un’attenta ricostruzi­one dei fatti, basata su numerosi interrogat­ori e filmati acquisiti”. Viste le conclusion­i, per la magistratu­ra il caso va archiviato. Sarà così anche per chi ha firmato la denuncia? Da questo momento ci saranno dieci giorni di tempo per decidere se impugnare la decisione e, di conseguenz­a, inoltrare reclamo contro il decreto d’abbandono. Anche se, come riferito dalla Rsi, l’accusatore privato non sarebbe intenziona­to a ricorrere. Spente le luci sugli strascichi giudiziari della vicenda, a restare vivido – oltre al ricordo di quella serata finita (quasi) in rissa e con alcuni attivisti espulsi a forza dalla sala – è anche il tema dei migranti e della convivenza tra il Centro federale d’asilo e le comunità locali. Al Palapenz a volere, con insistenza, riportare l’attenzione sulle condizioni di vita degli ospiti delle strutture era stato il Collettivo R-esistiamo. Anche se a far discutere, questa volta, le autorità locali, nei mesi sono state altresì le strategie di Berna a livello logistico; come l’ampliament­o (poi abbandonat­o) dell’attuale Centro di via Motta a Chiasso.

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TI-PRESS ‘Ricostruzi­one attenta’

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