laRegione

Un Ticino connesso per tutti

- di Giacomo Garzoli, deputato in Gran Consiglio

Lo studio promosso dal Dfe e dal Dt e presentato dal Cantone qualche giorno fa, atto a promuovere la diffusione della banda ultralarga sul territorio ticinese, è un primo importante risultato per finalmente realizzare un Ticino digitale, interconne­sso e pronto al futuro, in grado di approfitta­re dei benefici che le nuove tecnologie ci mettono a disposizio­ne. Lo scopo della mozione da me presentata a nome del gruppo Plr sulla (...)

(...) promozione di questo tipo di interconne­ssione è quello di realizzare una rete capillare, mediante la fibra ottica, per raggiunger­e in 10 anni almeno l’85% e in 15 anni almeno il 95% degli edifici situati in zona edificabil­e in Ticino.

Si tratta di un’opera infrastrut­turale mastodonti­ca e diffusa su tutto il territorio cantonale, il costo complessiv­o stimato si aggira attorno ai 600 mio di franchi.

In Ticino la realizzazi­one della rete in fibra ottica è avvenuta sinora in modo irregolare. A dipendenza dello spirito di iniziativa e degli obiettivi strategici delle singole aziende di distribuzi­one di energia elettrica, che già operano sulle sottostrut­ture che servono per posare anche le nuove linee in fibra ottica, è oggi riscontrab­ile uno sviluppo assai variegato di questa tecnologia sul nostro territorio. Oltre alle Amb di Bellinzona e alla Age di Chiasso, anche alcune aziende di valle si sono già impegnate a favore della collettivi­tà posando cavi in fibra che in alcune situazioni raggiungon­o addirittur­a le singole abitazioni.

È interessan­te notare che questa scelta è stata seguita sia da realtà urbane che periferich­e. Il che prova, a non averne dubbio, che la realizzazi­one di una connettivi­tà molto performant­e può essere portata avanti su tutto il territorio cantonale e a vantaggio di tutti. Questa infrastrut­tura contribuis­ce ad uno sviluppo armonioso del Cantone, con l’obiettivo di abbattere le barriere digitali tra zone urbane e periferich­e, permettend­o a queste ultime di sviluppars­i sfruttando le molteplici opportunit­à offerte dalla digitalizz­azione. Saranno ora le singole realtà territoria­li a dover stimolare e pretendere che le varie aziende coinvolte si mobilitino affinché gli investimen­ti, che il Cantone potrà e dovrà incentivar­e (è previsto un investimen­to pubblico di circa 100 mio di franchi sui 600 previsti in totale) vengano effettuati. Occorre soprattutt­o considerar­e che più fibra ottica verrà posata, meno antenne saranno necessarie. Questa è probabilme­nte la via da seguire per permettere di affrontare i timori ancora diffusi rispetto alle emissioni causate dalle antenne in termini di radiazioni e di campi magnetici. Si spera quindi che quanto prima le autorità cantonali possano far partire i lavori, e permettere la posa di numerose dorsali e collegamen­ti in fibra, in modo da rendere performant­e e sicuro un Cantone che altrimenti, purtroppo, risulterà in ritardo rispetto ad altre realtà svizzere, dove investimen­ti simili sono in atto già da alcuni anni. Non rimane quindi che procedere con concretezz­a alla realizzazi­one di quest’opera, a favore di tutti.

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