Un Ticino connesso per tutti
Lo studio promosso dal Dfe e dal Dt e presentato dal Cantone qualche giorno fa, atto a promuovere la diffusione della banda ultralarga sul territorio ticinese, è un primo importante risultato per finalmente realizzare un Ticino digitale, interconnesso e pronto al futuro, in grado di approfittare dei benefici che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione. Lo scopo della mozione da me presentata a nome del gruppo Plr sulla (...)
(...) promozione di questo tipo di interconnessione è quello di realizzare una rete capillare, mediante la fibra ottica, per raggiungere in 10 anni almeno l’85% e in 15 anni almeno il 95% degli edifici situati in zona edificabile in Ticino.
Si tratta di un’opera infrastrutturale mastodontica e diffusa su tutto il territorio cantonale, il costo complessivo stimato si aggira attorno ai 600 mio di franchi.
In Ticino la realizzazione della rete in fibra ottica è avvenuta sinora in modo irregolare. A dipendenza dello spirito di iniziativa e degli obiettivi strategici delle singole aziende di distribuzione di energia elettrica, che già operano sulle sottostrutture che servono per posare anche le nuove linee in fibra ottica, è oggi riscontrabile uno sviluppo assai variegato di questa tecnologia sul nostro territorio. Oltre alle Amb di Bellinzona e alla Age di Chiasso, anche alcune aziende di valle si sono già impegnate a favore della collettività posando cavi in fibra che in alcune situazioni raggiungono addirittura le singole abitazioni.
È interessante notare che questa scelta è stata seguita sia da realtà urbane che periferiche. Il che prova, a non averne dubbio, che la realizzazione di una connettività molto performante può essere portata avanti su tutto il territorio cantonale e a vantaggio di tutti. Questa infrastruttura contribuisce ad uno sviluppo armonioso del Cantone, con l’obiettivo di abbattere le barriere digitali tra zone urbane e periferiche, permettendo a queste ultime di svilupparsi sfruttando le molteplici opportunità offerte dalla digitalizzazione. Saranno ora le singole realtà territoriali a dover stimolare e pretendere che le varie aziende coinvolte si mobilitino affinché gli investimenti, che il Cantone potrà e dovrà incentivare (è previsto un investimento pubblico di circa 100 mio di franchi sui 600 previsti in totale) vengano effettuati. Occorre soprattutto considerare che più fibra ottica verrà posata, meno antenne saranno necessarie. Questa è probabilmente la via da seguire per permettere di affrontare i timori ancora diffusi rispetto alle emissioni causate dalle antenne in termini di radiazioni e di campi magnetici. Si spera quindi che quanto prima le autorità cantonali possano far partire i lavori, e permettere la posa di numerose dorsali e collegamenti in fibra, in modo da rendere performante e sicuro un Cantone che altrimenti, purtroppo, risulterà in ritardo rispetto ad altre realtà svizzere, dove investimenti simili sono in atto già da alcuni anni. Non rimane quindi che procedere con concretezza alla realizzazione di quest’opera, a favore di tutti.