‘Près, ci regala Ibra’? ‘Mai dire mai’…
Si è chiusa con un simpatico siparietto la conferenza stampa della vigilia al Malmö Stadion. Interrogato sulla statua in bronzo di Ibrahimovic che si erge davanti all’impianto cittadino, il tecnico bianconero Fabio Celestini ha fatto notare che proprio lo svedese, che pare intenzionato a tornare in Europa dopo l’esperienza a Los Angeles, potrebbe essere un bel regalo del presidente Angelo Renzetti per risolvere il problema del gol. La risposta del numero uno bianconero, seduto qualche fila dietro a noi? «Non si sa mai...». Passando alle cose serie, in vista del match di oggi l’allenatore vodese ha detto che lui e la sua squadra si sentono «abbastanza bene» nonostante le sole tre vittorie in 15 partite ufficiali... «Però se le squadre avversarie un po’ ci temono e ci studiano, un motivo ci sarà. I numeri non dicono tutto, ci sono anche i contenuti e quelli dicono che non stiamo facendo così male, in particolare in Europa, dove abbiamo dimostrato di avere il livello necessario. Poi è vero i risultati non sono positivissimi, ma tutto sta nella sterilità offensiva, perché se fai in media mezzo gol a partita, non puoi pretendere di vincere». L’ex centrocampista rossocrociato – che tra i pali potrà contare su un Noam Baumann a suo dire recuperato «al cento per cento» dal problema alla mano – ha «un bel ricordo di questo stadio. Nel 2002 con la Svizzera pareggiammo 1-1 contro la Svezia, me lo ricordo bene perché è stata una delle mie poche partite da titolare e perché sentii parlare per la prima volta, dal selezionatore Köbi Kuhn, del modulo ad albero di Natale».