Riciclo di tutte le plastiche, iniziativa dell’Mps affinché i Comuni si occupino della raccolta
Sul riciclo delle plastiche il Movimento per il socialismo interviene con una manovra a tenaglia. Nella giornata di ieri, infatti, ha depositato sia un’interpellanza al Consiglio di Stato, sia un’iniziativa parlamentare. Iniziativa che chiede di intervenire sull’articolo 17 della Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente chiedendo che i Comuni organizzino anche la raccolta separata delle plastiche e degli altri rifiuti urbani riciclabili. A far saltare la mosca al naso ai tre deputati Mps Matteo Pronzini, Simona Arigoni Zürcher e Angelica Lepori Sergi, è il fatto che “nei mesi scorsi l’Ufficio cantonale dei rifiuti ha inviato una circolare ai Comuni nella quale sconsigliava la raccolta di plastica mista, decisione maturata sulla base di uno studio Kurv”. Eppure, ricorda l’Mps, “dall’introduzione della raccolta delle plastiche miste in alcuni comuni ticinesi (Bellinzona in primis), è risultato che in soli cinque mesi sono state raccolte 25 tonnellate di plastica che non finirà negli inceneritori e che, in buona sostanza, potrà essere riciclata nella misura del 70-90%”. Nel mirino dell’Mps finisce l’Ufficio federale dell’ambiente, che ha commissionato lo studio su cui si basa il parere dell’Ufficio cantonale dei rifiuti, e ricorda l’impegno preso dalla Svizzera nell’ambito dell’Accordo di Parigi sul clima e che “ogni tonnellata di plastica bruciata produce tre tonnellate di CO2, e il 5 per cento del CO2 prodotto in Svizzera è da ricondurre alle plastiche bruciate”.