Zali: ‘Non prendo troppo sul serio i capigruppo Plr e Ppd’
Tira dritto il Municipio di Lugano, tira dritto anche il Cantone. A Bellinzona i crediti a favore dello scalo luganese non sono in discussione dopo la presa di posizione dei capigruppo Plr, Ppd, Ps e Verdi nel legislativo della città. «Non prendo troppo sul serio le esternazioni di Ppd e Plr, anche perché non si capisce se i due gruppi siano stati interpellati su questa presa di posizione oppure se debbano ancora esprimersi – commenta il direttore del Dipartimento del territorio
–. Il sostegno lo si misurerà la sera in cui il messaggio sarà discusso in Consiglio comunale. Per ora a me sembra che la posizione del Municipio sia chiara e per me è a posto così». Certo è che a Palazzo delle Orsoline, non più tardi di martedì scorso, la maggioranza della Commissione della gestione aveva approvato il rapporto favorevole ai crediti cantonali a sostegno dello scalo luganese. Tra i favorevoli, pure Plr e Ppd.
Gli stessi partiti che, a livello comunale, ora sembrano volere un passo indietro delle autorità pubbliche a favore dei privati. «Non ci vedo nessuna contraddizione – spiega da noi interpellato il capogruppo Plr (uscente) Alex Farinelli –. La città è l’azionista di maggioranza della Lugano Airport Sa (Lasa, ndr) e sta facendo tutta una serie di ragionamenti legittimi. Non deve essere il Cantone a dettare i ritmi, anche se è vero che riconosciamo l’importanza cantonale dello scalo nella misura in cui siamo disposti a contribuire. Come commissione abbiamo voluto essere chiari: i soldi ci sono, ma solo a patto che Lugano li voglia. Dovrà quindi essere garantita la copertura del deficit e la ricapitalizzazione». Posizione simile anche per il capogruppo Ppd Maurizio Agustoni: «Ci sarebbe stata una contraddizione se la città avesse chiesto i soldi e noi glieli avessimo rifiutati. Invece il Cantone c’è. Non possiamo però obbligarli a fare investimenti. Spetta a Lugano decidere se credere o meno in questo progetto. Se non ci crederanno, l’aiuto cantonale non sarà erogato, come previsto nel decreto della Gestione». La questione sara dibattuta in Gran Consiglio a inizio novembre.