laRegione

Questione di stile

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Battista Ghiggia ha accolto il suo exploit da petardo bagnato con l’eleganza che lo contraddis­tingue. “Sono abituato ad avere a che fare con gente di qualità, non con i mediocri: nei mediocri ci sono tanti traditori”.

Orbene, ai miei occhi se ce n’è uno che ha tradito (l’area di destra, i fautori del “primanostr­ismo” e il povero Lorenzo Quadri, ridotto addirittur­a alle lacrime) è proprio il Ghiggia. Passi una frontalier­a; la seconda – mettiamo – è come quando chiedi un etto e il salumiere ne pesa quasi due: – Che faccio, dottò? Lascio? – e il buon “Tista” (che da uomo di mondo conosce lo slang della Fallitalia) avrà detto di sì; la terza gliel’hanno data su per ‘bona pesa’; la quarta è venuta via ‘par poc e nagott’ grazie a un’offerta speciale, sebbene lui continuerà a chiamarla col più elvetico “azione”. E dopu? E dopu se sa no (Jannacci, Quelli che…). È invero difficile trovare giustifica­zione per tutte le 12 frontalier­e giunte alla corte di uno sempre spudoratam­ente sicuro di essere il primo della classe. Stavolta però è finito dietro la lavagna. Giovanni Medolago, Lugano

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