Credo politico e interessi personali
Ho 60 anni e un inciucio politico come questo nella politica ticinese non l’ho mai visto.
Due partiti storici che per anni hanno condotto lotte anche furibonde, regalandosi spesso e volentieri anche colpi sotto la cintura, nella corsa agli Stati hanno deciso di andare d’amore e d’accordo. I loro due rappresentanti hanno anche organizzato comizi assieme facendosi vedere sui nostri quotidiani abbracciati e col sorriso sulle labbra.
La chiamiamo ipocrisia? No, è ancora peggio.
Nella famiglia del “Kaiser” – così era chiamato il vecchio sindaco di Minusio, nonno dell’attuale candidato Plr agli Stati, Giovanni Merlini – credo ci sia qualcuno che si rivolta nella tomba.
Ma anche nella famiglia delle controparte non è che ci si vergogni di meno, credo. Oltre a ciò, e questo lo sappiamo tutti, appena il popolo ticinese avrà votato, ognuno riprenderà la sua strada e continueranno a darsele di santa ragione. Ma dove siamo finiti? Dove sono i valori del credo politico? Dove sono finiti i galantuomini, bandiere dei pensieri dei partiti?
Quanto sta accadendo in Ticino è semplicemente vergognoso. Allora aboliamo i partiti.
È inconcepibile che la “bandiera” di un partito venga invitata con tutti gli onori al congresso dell’altro partito... Ma l’onestà politico/partitica dove è finita? Povero Ticino. Un liberale che vota Ppd e un Ppd che vota liberale.
Dire che sia scandaloso è un eufemismo. E tutto questo solo per interessi personali.
Se finora avessi votato l’uno o l’altro partito, credendo in determinati valori, oggi mi vergognerei a recarmi alle urne. Anche per il ballottaggio. Saverio Martinoni, Contra