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Siamo arrivati al secondo appuntamento dedicato agli animali “mascherati”. Se nei mari tropicali nuotano moltissime specie di colorati e (bellissimi) pesci angelo e persino una specie di squalo-angelo (altrettanto bello, ma decisamente più pericoloso), nelle foreste tropicali dell’Amazzonia e del Madagascar vivono due simpatiche “mascherine” da diavoletto: l’uakarì e l’aye-aye.
I Belzebù della foresta
Non lasciatevi impressionare dalla terrificante “maschera” dell’uakarì, una simpatica scimmietta altrimenti nota come diavoletto della foresta. Se ne conoscono tre specie: a pelo rosso, a pelo dorato e a pelo bianco-argento, con due caratteristiche comuni: la coda mozza e un musetto privo di peli di color rosso brillante. L’uakarì si nutre di insetti, fiori, frutti, foglie e semi, che trova nelle foreste parzialmente allagate tipiche del suo habitat. Purtroppo, questa scimmietta, così come tante altre piccole scimmie della foresta amazzonica, è minacciata dal commercio illegale e dalla deforestazione.
Aye-aye… una scimmietta molto particolare
Diavolo di un primate!
Orecchie da pipistrello, musetto da volpe, enormi occhi da gatto, corpo da scimmia, “mani” da strega, coda e denti da scoiattolo! Ecco l’aspetto dell’ayeaye (Daubentonia madagascariensis), un piccolo primate del Madagascar, lungo appena 40 centimetri più altrettanti di coda. Questa curiosa creatura che, più che reale, sembra uscita da un racconto fantastico, è di abitudini notturne
e si sposta di albero in albero a caccia di tenere foglioline, larve e pupe d’insetti, che scova e cattura (ancora meglio “infilza”) con il dito medio, lungo, sottilissimo e munito di un’unghia aguzza, degna della strega di Biancaneve! Per fortuna ci siamo appena lasciati alle spalle la notte di Halloween.
Sei proprio un mandrillo!
Pochi riescono a battere la “maschera”
del mandrillo maschio (Mandrillus sphinx). Questa grande scimmia, originaria delle foreste pluviali dell’Africa centro-occidentale, ha il naso rosso fuoco, con ai lati fasce blu elettrico attraversate da strisce bianche, barba gialla, mascherina nera attorno agli occhi e un posteriore di un blu sgargiante. Abita le foreste dove si sposta in branco in cerca di frutti, semi, uova, insetti e animali di piccole dimensioni.
Non solo: usa le guance come sacche, dove ripone il cibo, caso mai avesse voglia di fare uno spuntino. Si pensa che sia così colorato per far colpo sulle femmine, mentre il didietro serve “appariscente” per vedere meglio in che direzione stia andando il resto del gruppo. I mandrilli sono una specie vulnerabile, perché purtroppo vengono cacciati per le loro carni e venduti nei mercati locali.