Onsernone, 228 volte no al 5G
Duecentoventotto (228), tante sono le firme di altrettanti cittadini residenti nel comune di Onsernone che hanno sottoscritto la petizione per una moratoria alle antenne 5G, indirizzata all’esecutivo. La raccolta firme è stata consegnata mercoledì dal Gruppo Stop 5G Ticino a sindaco e municipali, nella casa comunale di Russo, come riportato da un comunicato stampa.
Il testo della richiesta di moratoria è cristallino: “Il 5G è pericoloso per tutti gli esseri viventi – dagli umani ad animali e piante”; inoltre “non è né sicuro, né necessario”. Queste le tesi dei refrattari all’installazione della nuova tecnologia contenute nel testo, che chiede al Municipio di Onsernone di seguire l’esempio “coraggioso” di Mesocco e tutelare i propri cittadini adottando “tutte le misure possibili che impediscano la diffusione della rete”.
Il contenuto della petizione chiede quindi che nel Piano regolatore e nel Regolamento edilizio siano iscritti nuovi articoli che decretino sin da subito “una moratoria pluriennale riguardante l’installazione di antenne 5G su tutto il suolo comunale”. Una richiesta duratura almeno fino a che “studi scientifici, indipendenti da industria e Stato”, dimostrino “la non nocività della tecnologia” in questione.
Promotori e firmatari del testo invitano perciò l’esecutivo ad assumersi la responsabilità di “salute pubblica e benessere della popolazione” in maniera incisiva. A complemento di ciò, gli autori citano gli esempi di Bruxelles e Ginevra, che “hanno deciso di bloccare la nuova e tuttora sconosciuta tecnologia 5G”, perché “il rispetto degli standard che proteggono i cittadini” pare non essere garantito. Mancata garanzia che andrebbe a discapito dei cittadini che “non sono cavie, non possono vendere la loro salute a prezzo di mercato”, come dichiarato dalla ministra dell’Ambiente belga Céline Fremault.