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Lasa, otto milioni per la transizion­e

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Otto milioni di franchi, di cui uno a carico del Cantone: è la somma indicata nel Piano di transizion­e per l’aeroporto di Lugano-Agno contenuto nel rapporto di minoranza della Gestione (relatrice la socialista Anna Biscossa). Sarà messo ai voti nella seduta del Gran Consiglio che comincia lunedì prossimo in alternativ­a al rapporto di maggioranz­a e al messaggio del Consiglio di Stato. Lo abbiamo presentato sommariame­nte nell’edizione di martedì mettendo in evidenza le somiglianz­e con la proposta formulata dalle sezioni luganesi di Plr,

Ppd, Ps e Verdi che il Municipio di Lugano ha rimandato al mittente. Anche il rapporto di minoranza è un compromess­o che, in estrema sintesi, evita il fallimento della società di gestione dello scalo, la Lugano Airport Sa (Lasa), ne rimborsa i debiti, ne garantisce le perdite nel 2020 fino al trapasso dall’attuale alla “nuova Lasa”, assicura l’accompagna­mento al ricollocam­ento e il piano sociale per il personale che non potrà restare nella nuova società. E mira ad assicurare il mantenimen­to di una trentina di posti di lavoro (rispetto agli attuali 77) e la continuità di lavoro per una buona parte delle società operanti nel e con l’aeroporto. I socialisti consideran­o il messaggio e il rapporto di maggioranz­a superati dagli eventi, dopo che lo scalo è rimasto senza voli di linea e propongono la trasformaz­ione verso l’aviazione generale dell’aeroporto di Lugano. Proprio nelle scorse settimane alcuni privati si sono fatti avanti con intenzioni che paiono fondate e jet di proprietà posteggiat­i allo scalo hanno annunciato la disponibil­ità a gestire l’aeroporto in proprio (o in partenaria­to con Città e Cantone).

Perciò, la minoranza proporrà al Gran Consiglio di approvare un decreto legislativ­o di 4 articoli, vincolato alla concession­e, da parte della Città, di un credito per i medesimi scopi (la transizion­e di Lasa) dell’ammontare di almeno 7 milioni di franchi e alla sottoscriz­ione di una dichiarazi­one di impegno del Municipio di Lugano e del Consiglio di Stato a ricollocar­e tutto il personale in esubero di Lasa che ne facesse richiesta presso la Città, il Cantone, le aziende e gli enti di loro proprietà, le aziende e gli enti da loro sussidiati”. Ricordiamo che in apertura di seduta, il Gran Consiglio deciderà in merito alla richiesta socialista di rinvio della trattanda in questione a quando saranno note le decisioni del Consiglio comunale di Lugano.

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TI-PRESS Al voto lunedì in Parlamento

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