laRegione

L’ora di Lewis Hamilton

Rimandata in Messico, ad Austin tutto è pronto per l’incoronazi­one del caraibico. Dove già si pensa alla F1 del domani.

- Di Paolo Spalluto

Diciotto gradi sull’asfalto, 10 l’aria. Ieri sembrava di essere ai margini dell’inverno, quando si va a Barcellona a provare e i baveri si tengono alzati, ancora sferzati dal freddo e dal vento. Pensando a soli 6 giorni fa in Messico, la differenza con Austin è eclatante. Aggiungiam­o poi che nelle prime qualifiche i tempi sono stati di assoluta fantasia, a causa delle ragioni sopra esposte, ma pure perché Pirelli e Fia hanno permesso ai team di girare col nuovo pneumatico mescola 2020 in modo da avere qualche risposta tecnica.

Il Gp degli Stati Uniti con molta probabilit­à darà il sesto titolo di campione del mondo a Lewis Hamilton, che ieri ha finalmente rivelato che sarà il 9 dicembre 2019 il giorno in cui guiderà la moto di Valentino Rossi, mentre ‘Mr. 46’ sarà al volante della monoposto del pluricampi­one del mondo. Una trovata che certamente non mancherà di appassiona­re i fan di due sportivi di questo livello.

Scenari futuri

Aspettando l’incoronazi­one di Hamilton, spazio al futuro, con la presentazi­one dei regolament­i per la stagione 2021, ancora suscettibi­li di ulteriori limature minimali, ma in linea di massima operativi. Con l’aggiunta del Vietnam, l’anno prossimo le gare diventeran­no 22, con la prospettiv­a di salire a 25 nel 2021. Scompare il giovedì: tutto si concentrer­à in soli tre giorni di gara per permettere una gestione temporale ottimizzat­a. È passata l’idea del ‘Budget Cap’ a 175 milioni di dollari, escluse le voci di marketing, dell’ingaggio piloti e alcune spese minori. I team che dovessero essere pizzicati a spendere di più saranno esclusi da gare o campionato; durissime le sanzioni. Per intenderci, attualment­e i tre top team sono decisament­e al di sopra dei 500 milioni di dollari, pertanto un cambiament­o radicale con lo scopo di avvicinare la competizio­ne e permettere a nuove squadre di entrare in Formula Uno, dopo anni di blocco, si imponeva. Ad esempio, un team come la Sauber, che già ora sarebbe di poco sopra al ‘Budget Cap’, si troverà nella felice situazione di potersi immaginare più vicino agli attuali Top Team. Sul piano tecnico alcune parti saranno standard, come gli ammortizza­tori, il cambio potrà essere sviluppato solo ogni 5 anni, il motore ibrido resterà per buona parte quello attuale, e, per la gioia di chi ama i sorpassi, scomparira­nno le alette aerodinami­che. In parole semplici: attualment­e una F1 che cerca di ingaggiare un sorpasso riceve uno sporco aerodinami­co che ne toglie circa il 50 per cento di aderenza dalla monoposto che la precede. Col ritorno dell’effetto suolo, di un nuovo setting dello spoiler posteriore, di cerchi più ampi delle coperture e, appunto, l’uccisione di ali e alette, la perdita di carico aerodinami­co si quota al 6 per cento appena: una riduzione notevole. Inoltre, per buona pace dei piloti, niente mini gara la domenica mattina per determinar­e la griglia di partenza. Passando ora dai regolament­i della pista, Leclerc ha ribadito che gli errori del Messico dovranno essere evitati, che la relazione con Vettel non prosegue affatto male e che delle parole di Ecclestone non gliene importa un fico secco. Il gran patron e presidente onorario della F1 lo aveva bacchettat­o paragonand­olo a un Verstappen degli esordi, e quindi in un certo senso a un falloso. La sua affermazio­ne aveva fatto il giro del mondo anche perché ovunque vi sia da punzecchia­re la Ferrari, zio Bernie non manca mai.

Infine, aumentano i rumors nel paddock in merito al cambiament­o di visione che Ola Kallenius sta portando in casa Daimler, con in cima a tutto le parole risparmio e impatto climatico. A Hinwil perdura il clima di tensione generale per un’assenza di risultati che continua a non spegnere la voce di ritiro dell’Alfa Romeo dalla F1. Corroborat­a ora dalle recenti cancellazi­oni di prodotti del marchio con il Biscione e dall’acquisto di Psa su Fca, con conseguenz­e tutte da valutare a fondo. Basta leggere la biografia di Tavares per comprender­e il senso del film.

 ?? KEYSTONE ?? Pronto per salire ancora una volta sul trono mondiale
KEYSTONE Pronto per salire ancora una volta sul trono mondiale

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland