Liberaliradicali, il Ticino ha bisogno di Merlini agli Stati
Per il Ticino e per i liberaliradicali la votazione di domenica 17 novembre per la nomina dei due rappresentanti del cantone agli Stati è di grande valenza, garantire nella camera dei cantoni persone con una lunga esperienza politica che sanno, con ragionevolezza, senza eccessive smanie di apparenza ma forti delle competenze, leggere lucidamente i cambiamenti in atto a livello di società e interpretarli correttamente senza eccessivi paradigmi ideologici. La società tutta sta passando un momento epocale di disorientamento, ma buona parte di essa diserta le urne, impugnando quella delega di competenza che diventa ambigua quando il politico non può sentire il vero polso del paese, che non è solo quello veicolatoci dai media, ma quello che dovrebbe uscire in modo più autentico dalle urne.
In questo clima di disorientamento favorito dalle incertezze e paure, dobbiamo ricercare e dare fiducia a quei politici che sanno contraccambiarla mantenendo la barra al centro. Liberaliradicali, non lasciamoci disorientare dall’accelerazione che ha spinto una consistente parte della società in un movimento di trend collettivo internazionale, fenomeno che va oggettivamente e razionalmente interpretato, perché sull’onda delle mode effimere il rischio è quello di essere cavalcato con troppa emotività. La disillusione è un prezzo che potremmo essere chiamati a pagare caro. Questo modo di fare non fa parte della nostra cultura Svizzera e del nostro partito. Per il bene del partito e del Paese riflettiamo piuttosto su dove sta andando la Svizzera? Dove vogliamo che vada? Chi vogliamo che ci conduca là, dove auspicheremmo? Per riottenere il ruolo che il Plr ha sempre avuto nel contribuire in modo determinante e ragionato a portar fuori la Svizzera dal bel mezzo di un mare planetario in perenne tempesta, oltre alla fierezza storica ci vogliono uomini come Giovanni Merlini, politico con grandi credenziali che sa collaborare per rafforzare quel centro politico ago della bilancia. Sosteniamolo quindi convinti il 17 novembre.