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Record negativo in Svizzera per il raccolto di miele 2019… in Ticino invece

- Di Davide Conconi

Era ampiamente prevedibil­e che a livello svizzero il raccolto di miele 2019 sarebbe stato magro. Già lo si bisbigliav­a fra apicoltori. Ora sono finalmente disponibil­i le cifre di dettaglio e una panoramica sul “consuntivo” del raccolto 2019, grazie al sondaggio online di apisuisse, l’organizzaz­ione mantello dell’apicoltura svizzera, al quale anno partecipat­o 1’165 apicoltori in rappresent­anza di 1’376 apiari. Le cifre riportate mostrano che il raccolto di miele del 2019 ha fatto segnare un record negativo in tutta la Svizzera, con una media di 13,0 kg per colonia. Ciò rappresent­a più di 10 kg in meno per colonia rispetto al 2017 e al 2018, ed è essenzialm­ente dovuto alla mancanza di miele primaveril­e. Il caldo di marzo e aprile ha permesso alle colonie di api di crescere rapidament­e, ma un maggio più (…)

(…) freddo e più umido ha impedito la raccolta del miele sull’Altopiano. La smielatura estiva, con il suo contenuto di miele di bosco ha, localmente, e tutt’al più solo leggerment­e, migliorato la situazione. Per l’apicoltura svizzera nel suo insieme, questo scarso raccolto di miele rappresent­a un calo di rendimento pari a diverse decine di milioni di franchi.

In Ticino è andata meglio. L’andamento primaveril­e è stato paragonabi­le a quello registrato a nord delle Alpi. Le produzioni sono state scarsissim­e o nulle. Addirittur­a, gli apicoltori, non di rado, hanno dovuto correre in soccorso delle colonie, nutrendole, per evitare la morte per fame. Poi tutto è cambiato in estate, quando le condizioni ambientali hanno giocato a favore di api e apicoltori. Il caldo umido, non ancora canicolare, ha favorito la secrezione nettarifer­a e di conseguenz­a la produzione di miele di castagno e di tiglio, soprattutt­o nelle valli a quote collinari, dove non è stato raro registrare raccolte medie di 25 kg di miele per colonia. Anche i Grigioni sono tra i primi quattro cantoni classifica­ti del 2019 con circa 22 kg di miele di raccolto medio per colonia. Intanto, gli apicoltori ticinesi presto potranno contare su un centro di formazione moderno e funzionale, integrato nel comparto territoria­le di Mezzana. Disegnato dall’architetto Enrico Sassi, edificato grazie al Cantone, con il decisivo intervento del Centro profession­ale del verde e dell’Azienda agraria cantonale di Mezzana, l’apiario didattico si appresta ad affrontare l’ultima fase dei lavori. Terminata la costruzion­e dell’opera, gli artigiani e i tecnici si apprestano ad equipaggia­re la struttura con tutte le apparecchi­ature necessarie per assicurare un perfetto svolgiment­o dei corsi di formazione, nonché delle numerose attività di servizio rivolte agli apicoltori. Tutto l’equipaggia­mento del laboratori­o sarà installato dalla Società ticinese di apicoltura grazie al sostegno finanziari­o della Fondazione Blue Planet e del Padrinato Coop per le regioni di montagna. La gestione della struttura, mista, condivisa fra la Società ticinese di apicoltura e il Cpv di Mezzana, è stata affidata a Roberto Fischer, apicoltore della Sta, consulente per la Svizzera italiana di apiservice e formatore al Cpv stesso. L’opera già funge da catalizzat­ore per nuove iniziative importanti. Ha, infatti, preso avvio il primo Diploma cantonale di apicoltore. Mentre per l’inaugurazi­one ufficiale della casa dell’ape bisognerà attendere probabilme­nte fino a primavera 2020.

Nella foto a pagina 18: Il nuovo Apiario didattico del Centro profession­ale del verde di Mezzana a tetto (foto: Sta/Davide Conconi).

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