Marjic regala a Jaco un buon inizio
Grazie alla doppietta (di testa) del difensore il Lugano supera 2-1 il Lucerna centrando il 3° successo in Super League. In Challenge colpo grosso del Chiasso che batte la capolista Losanna.
Lucerna – Jacobacci ha varato un undici che ha ‘spinto’ qualche metro più avanti Jonathan Sabbatini, sulla stessa altezza di Junior e Aratore, con i quali ha formato il terzetto che ha sostenuto gli sforzi offensivi di Gerndt (4-23-1). Un modulo che in fase difensiva prevedeva che i due esterni si affiancassero a Custodio e Vecsei, lasciando il capitano impegnato per primo nel pressing sui portatori di palla locali (una sorta di 4-4-1-1). Uno schieramento che ha retto bene anche dopo l’infortunio di Sabbatini (brutta distorsione alla caviglia), con l’ingresso di Lovric, la cui entrata in materia non ha creato scompensi a una squadra che nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo ha mostrato le cose migliori, in avanti, segnatamente con una punizione di Gerndt ben parata da Müller e con un paio di incursioni di Aratore e Junior. Nulla di particolarmente entusiasmante, ma pur sempre l’apprezzabile replica al quarto d’ora di fuoco del Lucerna tra il 15’ e il 30’ che ha chiamato in causa Baumann, attento sul tentativo dalla distanza di Sidler e sul tiro deviato di Margiotta che lo stava per ingannare. Nella ripresa l’equilibrio che per un po’ è regnato sovrano, lo ha spezzato un fantastico salvataggio di Maric che ha impedito a Males di trafiggere Baumann. Giusto prima che lo stesso difensore centrale firmasse il vantaggio con una capocciata, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’1-0 ha galvanizzato gli ospiti e tramortito i padroni di casa, puniti ancora dal centrale bianconero, di nuovo letale di testa.
Il doppio vantaggio ha però avuto l’effetto di fare calare un po’ la tensione, in casa Lugano. La gestione della palla ne ha risentito, e ha permesso al Lucerna di farsi coraggio e di rifarsi sotto nel punteggio con il 2-1 di Ndiaye che ha riacceso una contesa che pareva chiusa. Fortunatamente, l’ha archiviata in maniera definitiva Baumann, autore di un paio di paratone significative – una su tutte, sul bolide di Alves – rimediando al grave errore di Lovric (lanciato in contropiede, con il portiere lucernese Müller fuori dai pali, in disperato ripiegamento), il cui pallonetto ha regalato il pallone al numero uno locale e tenuto pericolosamente aperta la partita.