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Statale 34: eppur si muove

Al via la pulizia dei pendii. Dal 2021 le opere di securizzaz­ione dopo la frana Accordo fra i sindaci: si spendono i 25 milioni di euro a disposizio­ne, in attesa di mettere mano agli ulteriori 35

- Di Marco Marelli

Accordo fra i sindaci: possono partire – da Ghiffa – i lavori sui pendii per cui sono già a disposizio­ne 25 milioni di euro. Forse nel 2021 le opere per la vera e propria rimessa in sicurezza.

Sono iniziati i lavori di pulizia e disgaggio dei pendii a Ghiffa, che precedono quelli per la definitiva messa in sicurezza della statale del Lago Maggiore, trafficati­ssima strada internazio­nale che collega il Verbano Cusio Ossola al Ticino. Le prime operazioni non sono state eccessivam­ente sottolinea­te in rispetto della memoria del motociclis­ta ticinese morto sotto la tragica frana del 18 marzo 2017. Parliamo oggi di 80 interventi su 14 punti in cui gli studiosi hanno rilevato un elevato rischio di smottament­i. Lavori che sin qui non hanno causato grandi disagi, anche perché il senso unico alternato viene istituito solo per le ore con minor traffico. Insomma, l’Anas ha tenuto conto del fatto che la litoranea occidental­e del Verbano è un collegamen­to importanti­ssimo per i frontalier­i.

La decisione di porre mano ai lavori di pulizia e disgaggio dei pendii, anche da parte dei proprietar­i dei boschi che sovrastano la statale 34, è stata presa nel corso di un incontro tenutosi qualche settimana fa in Municipio a Verbania, alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrut­ture della regione Piemonte, Marco Gabusi e dei sindaci dei Comuni interessat­i: Verbania, Ghiffa, Oggebbio, Cannero e Cannobio. Fra le decisioni prese c’è quella che d’ora in poi sarà il Comune di Verbania in cabina di regia, come soggetto attuatore dei lavori. A questo proposito il sindaco Silvia Marchionin­i ha commentato: «È una responsabi­lità che abbiamo assunto per due motivi: innanzitut­to disponiamo della struttura tecnico-amministra­tiva per seguire interventi complessi come questo, poi perché crediamo che questo asse viario sia strategico per la nostra città, oltre che per l’intero territorio, per i frontalier­i e per il futuro turistico del Lago Maggiore». Secondo Marco Gabusi «l’accordo condiviso con i sindaci è importante in quanto ci permette di spendere rapidament­e questi soldi (25 milioni di euro che il Comitato interminis­teriale per la programmaz­ione economica ha assegnato alla Regione Piemonte, ndr). Solo poche settimane fa il percorso sembrava pieno di insidie. Il buonsenso dei sindaci ha aperto la strada ai primi lavori». L’attenzione a questo punto si sposta su quando, finalmente, saranno aperti i cantieri per la realizzazi­one delle prime due gallerie paramassi (su 4), entrambe nel territorio di Cannobio. Anche se sono già a disposizio­ne le risorse finanziari­e, 35 milioni di euro, ancora non è possibile fare previsioni su quando i cantieri saranno aperti, in quanto siamo ancora nella fase della progettazi­one definitiva. Una previsione di massima indica nel 2021 l’anno in cui (forse) inizierann­o i lavori, destinati a durare un paio di anni.

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RESCUE MEDIA Come già nel 2017, specialist­i dei pendii ancora al lavoro

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