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I giudici: elementi che possono essere pertinenti in una procedura di naturalizz­azione

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“Le valutazion­i trasmesse dal Sic alla Sem, utilizzate nell’ambito della procedura di naturalizz­azione, trovano il loro concreto fondamento nella legittima attività del Sic, in particolar­e nei diversi interrogat­ori del reclamante, per cui l’ipotesi secondo cui i funzionari coinvolti abbiano inteso diffondere informazio­ni non vere rasenta la temerariet­à”, scrive la Corte dei reclami penali del Tpf nel respingere il reclamo dell’Imam. Quanto poi al presunto reato di abuso di autorità, che insieme a quelli contro l’onore, Jelassi rimprovera­va agli 007 e alla Segreteria di Stato della migrazione, i giudici osservano: “Il reclamante (Jelassi, ndr) non spiega in che modo i predetti avrebbero abusato della loro funzione, se non ribadendo il contenuto degli scritti contestati, i quali (...) mettono in risalto fatti constatati dal Sic – come ad esempio le persone radicalizz­ate vicine alla moschea di Lugano-Viganello – nonché elementi contenuti in verbali d’interrogat­orio del reclamante. Non vi sono nell’incarto elementi o indizi concreti che permettono di evidenziar­e comportame­nti abusivi da parte delle predette autorità. Tanto meno risulta delineabil­e una volontà di quest’ultime di recare danno al reclamante (...). Il fatto che il Ministero pubblico della Confederaz­ione abbia deciso di non aprire un procedimen­to penale a carico del reclamante nonostante quanto espresso dal Sic nel suo scritto del 28 febbraio 2017, non permette di concludere che il Sic abbia violato l’articolo 312 (quello sull’abuso di autorità, ndr) del Codice penale. Occorre qui ribadire che, sebbene gli elementi raccolti dal Sic non permettano di procedere penalmente contro il reclamante, gli stessi possono essere pertinenti e avere tutta la loro valenza in una procedura amministra­tiva come quella legata alla naturalizz­azione”.

Il caso intanto diventa anche politico. A Lugano la Lega dei Ticinesi in Consiglio comunale ha depositato un’interrogaz­ione. Fra le domande: il municipio “era informato in merito al rifiuto della Segreteria di Stato della migrazione di concedere” all’Imam “la cittadinan­za?” Di quale tipo di permesso “beneficia attualment­e l’Imam di Viganello per risiedere nel nostro cantone?”.

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TI-PRESS Il Cc di Lugano, la Lega interroga

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