Accoltellati 4 manifestanti a Hong Kong
Le proteste pro-democrazia sono giunte alla 22esima settimana consecutiva
Hong Kong – Ennesima giornata di protesta a Hong Kong per chiedere maggiore democrazia alle autorità cinesi. Ieri vi è poi stato anche un momento di altissima tensione: un attivista pro-Pechino ha accoltellato quattro persone, ferendo ad un orecchio anche un politico locale. Dopo la giornata di scontri tra polizia e manifestanti di sabato, conclusasi con circa 200 arresti, ieri il massiccio dispiegamento di forze ha scoraggiato la maggior parte dei raduni. E anche laddove la gente è scesa in piazza, gli agenti hanno disperso la folla e compiuto arresti. La situazione è però degenerata fuori da un centro commerciale: un uomo, contrario alla protesta, dopo una discussione con una coppia di manifestanti ha perso la testa e li ha accoltellati, insieme ad altre due persone. Poi si è avventato su un consigliere locale, che voleva impedirgli di scappare, prendendo a morsi un suo orecchio. L’aggressore, che secondo i media locali avrebbe detto che Hong Kong appartiene alla Cina, a quel punto è stato assalito dalla folla, che lo ha picchiato. Il linciaggio è stato interrotto dalla polizia, che lo ha arrestato. Tra i feriti, 4 uomini e una donna, 2 sono gravi. Le proteste a Hong Kong, giunte alla 22esima settimana consecutiva, sono proseguite anche dopo che l’opposizione al governo locale (emanazione di Pechino) ha raggiunto il suo obiettivo originario: affossare il progetto di legge sulle estradizioni verso la Cina continentale. Nel frattempo sono maturate nuove rivendicazioni, pur con lo stesso comun denominatore, ossia la richiesta di riforme per rafforzare la democrazia. Come l’elezione diretta dei propri leader e un’inchiesta indipendente sulla condotta della polizia durante i cortei. Altro elemento che preoccupa il movimento pro-democrazia: in questi giorni la governatrice Carrie Lam incontrerà le autorità di Pechino per approfondire l’integrazione economica tra il territorio semi-autonomo e la Cina continentale. Nelle intenzioni di Lam l’obiettivo è rendere più semplice il lavoro e la residenza dei cittadini di Hong Kong nelle città della terraferma, per incrementare l’interscambio commerciale e il flusso di persone. Secondo gli attivisti, al contrario, questo piano accrescerà ulteriormente l’influenza di Pechino su Hong Kong.