laRegione

Un’ora di vuoto radiofonic­o. E non chiamatelo Late show

- Di Ivo Silvestro

Iniziamo dalle cose buone, di questo Rete Tre Show – che tanto prendono poco spazio. La prima puntata, in diretta venerdì sera in streaming video e in radio, è stata a tratti divertente, regalando qualche sorriso, alcune trovate come il pit stop o l’intervista con risposte possibili solo “sì” o “no” sono interessan­ti e la presenza di una band dal vivo (i bravi Joe Dallas and The Monks) è stata sfruttata abbastanza bene.

Passiamo ora alle cose meno buone dello show, iniziando da come seguirlo. Il fato ha voluto che venerdì iniziassi a guardare questo Rete Tre Show in streaming video, per poi concludere sulla radio. Un disastro totale: senza le immagini non si capisce niente, di quello che fanno i due conduttori Edy Pedrini e Paolo Guglielmon­i. Tanto che alla fine ho mollato la diretta, preferendo aspettare che il filmato venisse caricato sul sito della Rsi – e riuscire finalmente a capire che cavolo succedeva nello Studio 2. Intendiamo­ci: è ovvio che uno show così concepito funzioni male senza immagini e a volerlo rendere radiofonic­o si rischia di perdere quel che c’è stato di buono. Perché quindi non osare e rinunciare alla radio, vivendo solo di streaming video? Qualche parola sulla doppia conduzione: l’idea, probabilme­nte, era avere un Guglielmon­i pompiere, pronto a spegnere gli eccessi di Pedrini. Come è andata? Diciamo che ci sono ampi margini di migliorame­nto per le prossime sette puntate. Perlomeno i due sono stati bravi nel coinvolger­e l’ospite della prima puntata, la pilota di auto da corsa Sharon Scolari, nei vari giochi tra cui la già citata sfida a cambiare le ruote di un go kart e una ceretta a uno del pubblico (sì, è successo davvero; sì, probabilme­nte era meglio non fosse successo davvero). Il che ci porta a un altro punto problemati­co: con un unico ospite per serata, di tempo per essere seri, oltre che faceti, ce n’era. Non è stato fatto: scelta di per sé lecita, ma allora perché fare l’occhiolino ai late night talk show statuniten­si che, appunto, sanno ben dosare i due ingredient­i? Il Rete Tre Show è stato presentato come “spettacolo all’americana in stile late night”: sarebbe stato più onesto dire “faremo una roba comica con musica dal vivo e un ospite”, almeno uno non si faceva illusioni. Almeno adesso ci si può preparare alla seconda puntata, questo venerdì alle 21 con Marco Baron.

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RSI Meglio vederli che ascoltarli

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