‘È una pausa benvenuta’
Kapanen e il suo Lugano si lasciano alle spalle una settimana avara di gioie. Loeffel: ‘Certe situazioni vanno gestite meglio’.
Lugano – Finalmente è tempo di staccare la spina per qualche giorno. Dopo diciotto partite ufficiali (che diventano venti contando quelle di Coppa Svizzera) in un mese e mezzo, il Lugano può tirare il fiato. «Questa pausa arriva al momento giusto per noi», sottolinea il tecnico dei bianconeri Sami Kapanen. Una tregua utile per magari recuperare alcuni dei diversi infortunati e, soprattutto, per ricaricare le energie e ritrovare una certa freschezza mentale, di cui nel weekend da zero punti appena consegnato agli archivi, i bianconeri ne hanno mostrata solo a (pochi) sprazzi.
Del difensore l’unico gol sabato. ‘Dobbiamo giocare per l’intera partita come negli ultimi 15’ della sfida col Bienne’
Un sol punto in una settimana da tre partite è un bottino decisamente magro. Raccolto, oltretutto, subendo 10 reti e segnandone appena 4. L’ultima, al Bienne, con Romain Loeffel, che ha posto fine a un digiuno che durava da ben 112’22’’. «Peccato però che il mio gol non sia bastato – si rammarica il numero 58 dei bianconeri –. Quando rientriamo in partita, dobbiamo cercare tutti assieme di fare quello sforzo in più per portarla dalla nostra parte: dobbiamo gestire meglio queste situazioni». Il miglior Lugano della settimana, par di capire, è stato quello visto nel terzo tempo del derby di martedì, capace di rimontare dall’1-3 al 3-3... «Indubbiamente, ma anche lì avremmo dovuto trovare il modo di rientrare meglio e prima in partita, per poi perfezionare il sorpasso». Loeffel non cerca comunque alibi per la sconfitta col Bienne: «Stanchezza dopo la trasferta di Ginevra? No, questo è un fattore con cui sono confrontati tutti in un periodo più intenso. Più semplicemente, non siamo entrati in pista con l’atteggiamento che avremmo voluto davanti ai nostri tifosi. Solo dal terzo tempo abbiamo spinto con grinta come avremmo invece dovuto fare dall’inizio. Dobbiamo riuscire a giocare per tutta la durata della partita come negli ultimi 15’ della sfida col Bienne». Rispetto al giorno prima, sul piano difensivo sabato il Lugano ha comunque mostrato qualcosa in più... «È vero, ma alla fine il senso non cambia molto: nemmeno stavolta siamo andati a punti. Se con 0 reti è impossibile vincere, anche segnandone solo una le possibilità non aumentano di molto. A Ginevra, poi, non sono mancati solo i gol. Francamente quella è stata la classica partita da dimenticare». Benvenuta pausa allora: «Peccato non averla introdotta in altro modo, anziché questa doppia sconfitta. La sola cosa che possiamo fare adesso è lasciarci tutto alle spalle e approfittare al meglio della settimana di tregua per ricaricare le batterie e cercare di recuperare qualche infortunato. Ci attende un campionato tirato, ancora di più di come lo sia stato quello precedente: dovremo essere capaci di andare a cercare il risultato su tutte le piste; ogni punto conta».