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Se Mercurio fa ombra al Sole

Sposetti (Sat): ‘Ecco come osservare l’evento evitando danni alla vista. Confidiamo nel bel tempo: il prossimo passaggio solo nel 2032’.

- Di Andrea Manna

Il precedente passaggio davanti al Sole risale al 9 maggio del 2016, ma quel giorno il cielo sopra il Ticino «era coperto e dunque dal nostro cantone fu purtroppo impossibil­e ammirare il suggestivo fenomeno celeste», ricorda Stefano Sposetti, già alla testa della Società astronomic­a ticinese e navigato astrofilo. Tre anni dopo, il pianeta Mercurio torna a transitare dinanzi alla nostra stella. Nuvole permettend­o, lo spettacolo sarà infatti visibile a breve, lunedì 11 novembre. «Si osserverà un dischetto nero spostarsi lentamente sulla superficie solare – spiega Sposetti –. Quel dischetto, che apparirà al bordo della stella intorno alle 13.35, sarà appunto Mercurio. Visto dal Ticino, il fenomeno durerà circa tre ore e mezza, praticamen­te fino al tramonto». La speranza, aggiunge Sposetti, docente di fisica al Liceo di Bellinzona prima della pensione, «è che la meteo stavolta sia clemente, perché il prossimo transito di Mercurio avverrà la mattina del 13 novembre del 2032. L’attesa sarebbe piuttosto lunga». L’evento astronomic­o coinvolge «il più piccolo» degli otto pianeti del Sistema solare, rileva l’ex presidente della Sat. Il più piccolo ma anche «il più vicino» al Sole. «Ha una temperatur­a che nelle ore notturne scende a meno 170 gradi centigradi e in quelle diurne supera i 400», indica ancora Sposetti. Il transito, prosegue l’esperto, «avviene quando Mercurio nel percorrere la propria orbita si frappone tra la Terra e il Sole. E avviene quando il pianeta è in prossimità di uno dei due nodi dell’orbita».

Come osservare il fenomeno? «Raccomando la massima precauzion­e, è quindi da evitare assolutame­nte l’osservazio­ne dell’evento all’oculare di un telescopio o di un binocolo, a maggior ragione se non si dispone di ottimi, e costosi, filtri. La luce del Sole provoca danni irreperibi­li agli occhi: basta un attimo per perdere la vista – avverte Sposetti –. Così come è da evitare l’impiego sia dei comuni occhiali da sole sia degli occhialini di cartone come quelli acquistati per le eclissi solari. Per due ragioni: la prima è che il dischetto di Mercurio è molto piccolo e con questi strumenti è quasi impossibil­e da scorgere, la seconda è che lo strato del filtro degli occhiali si degrada con il tempo e, passando di mano in mano, può presentare fori e impercetti­bili graffi: la luce solare passando attraverso queste fessure raggiunge la retina e la distrugge». Continua l’astrofilo: «Un piccolo cannocchia­le (una lente del diametro di tre, quattro centimetri è sufficient­e) predispost­o col metodo della proiezione su un supporto cartaceo e approntato da persone esperte può essere utilizzato in sicurezza. In altre parole, con questo sistema si proietta su un foglio il disco del Sole, su cui sarà visibile il transito di Mercurio. Per queste operazioni consiglio vivamente di rivolgersi ad astrofili». La Società astronomic­a ticinese si sta intanto organizzan­do: lunedì prossimo, dalle 12, l’evento sarà seguito ad esempio dall’Osservator­io Calina di Carona (per ulteriori informazio­ni contattare Fausto Delucchi 079 389 19 11). La giornata, fa sapere la Società astronomic­a, “è aperta a tutti, senza bisogno di prenotazio­ne”.

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L’evento osservato da Sposetti il 7 maggio 2003 col metodo della proiezione

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