A Biasca primo ‘sì’ alla Commissione cultura
Il Municipio è favorevole alla mozione che chiede una visione coerente per valorizzare progetti artistici, letterari e musicali
“Anche il Municipio concorda con i mozionanti sulla necessità di coordinare le attività culturali a livello comunale per promuovere il nostro territorio, la nostra cultura e le nostre tradizioni”. L’esecutivo di Biasca preavvisa favorevolmente l’accoglimento della mozione (su cui ora dovrà esprimersi il legislativo) presentata lo scorso giugno dal consigliere comunale Daniele Dell’Agnola (Plr) il quale, insieme ad altri cofirmatari, invitava il Municipio “a studiare una visione dei contenuti culturali ed educativi coerente con la realizzazione delle importanti opere pubbliche, dove sono previsti spazi adibiti anche per manifestazioni artistiche, letterarie e musicali”. La mozione, in cui si sottolinea l’importanza di tenere conto delle realtà associative presenti nel borgo, si riferisce in particolare ai progetti che il Municipio intende promuovere: l’edificazione delle nuove scuole, della casa per anziani, di nuovi spazi per la
Fondazione Bibliomedia e quelli del futuro Centro culturale nella corte di Casa Cavalier Pellanda (per quest’opera è stato approvato un credito di 1,58 milioni di franchi). Per riuscire a offrire un programma di attività culturali meritevole degli spazi che saranno prossimamente messi al servizio della popolazione, l’esecutivo, “pur non volendo creare una ‘cultura di Stato’”, ritiene che “il primo passo fondamentale sia la costituzione di una Commissione cultura che abbia lo scopo di affiancare il Municipio. Questo – si legge ancora nel preavviso alla mozione – permetterà sicuramente di creare dei programmi interessanti per valorizzare gli investimenti promossi dal Comune in ambito culturale”. È però posta una condizione per l’eventuale commissione: i membri dovranno essere “affiancati da personale amministrativo e dall’animatore culturale”. Ciò, motiva il Municipio, poiché “la riuscita di tutti i progetti è legata al tempo che si può dedicare ai diversi compiti. E in questo caso, per rispondere alla richieste dei mozionanti, si dovrà forzatamente potenziare l’apparato amministrativo”.