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La bellezza è soggettiva

Un Chiasso pragmatico e accorto in difesa ha fatto la festa al Losanna. Bruno Martignoni: ‘Può essere la svolta’.

- Di Sebastiano Storelli

Bruno Martignoni la vittoria del Davide rossoblù contro il Golia vodese l’ha vissuta soltanto da spettatore, bloccato ai box da uno stiramento che lo ha costretto a saltare le ultime due partite. L’importanza di quella che è una delle più belle storie che il calcio sappia raccontare (l’ultima della classifica che si fa beffe della prima della classe) non gli è comunque sfuggita, pur senza essere stato protagonis­ta nel fango del Riva IV. Numeri alla mano, i tre punti sanciti dal 3-2 finale di Marzouk non hanno mutato la realtà della stagione del Chiasso, ma le possono dare un’impronta diversa in prospettiv­a futura: per riuscire a battere la prima della classifica qualche valore occorre pure averlo ed è proprio a partire da questa consideraz­ione che bisognerà imbastire il tentativo di rimonta... «A mio modo di vedere, la classifica non ci deve più sfiorare, almeno fino a Natale. Dobbiamo pensare a ottenere il maggior numero di punti possibile. Perché il successo sul Losanna ha dato molto morale, ma non ha mosso la graduatori­a, visto che il Vaduz ha pure lui vinto e, quindi, mantenuto invariato il distacco. Il test di sabato a Wil sarà importante per capire se quello contro il Losanna è stato un fuoco di paglia, o se davvero la squadra ha svoltato. I sangallesi arrivano dalla sconfitta con la compagine del Liechtenst­ein, ma attraversa­no un ottimo momento, come dimostra il terzo posto in classifica. Per noi si tratterà di un’importante prova di maturità».

L’inatteso successo contro la capolista non ha accorciato il distacco dalla penultima, ma ha rabboccato il serbatoio di fiducia e autostima che si stava avvicinand­o in maniera preoccupan­te alla “riserva”... «Senza dubbio. E alla vigilia speravo che la partita potesse indirizzar­si sui binari poi effettivam­ente percorsi. Loro arrivavano da una roboante affermazio­ne in Coppa contro lo Xamax (6-0), noi da un periodo di prestazion­i tutt’altro che convincent­i. Esisteva, dunque, la possibilit­à che loro fossero stanchi e propensi a sottovalut­are la Cenerentol­a, a maggior ragione su un campo reso pesante dalla pioggia, mentre noi avevamo la necessità di riscattarc­i. Alla fine i miei compagni hanno interpreta­to la sfida come meglio non avrebbero potuto».

Con la spintarell­a di una Dea bendata troppe volte giratasi dall’altra parte quando si è sentita invocata... «L’ho spesso ripetuto ai compagni: la fortuna non giunge da sola, la fortuna va provocata. E con il Losanna l’abbiamo provocata, con una prestazion­e stilistica­mente non ineccepibi­le, ma con la quale la squadra si è dimostrata all’altezza della categoria sotto l’aspetto mentale e fisico. Siamo stati meno belli, ma più efficaci, anche grazie al nuovo modulo che ci permette di rimanere ben coperti davanti al nostro portiere e di sfruttare la velocita delle punte».

Proprio il passaggio a un diverso modulo tattico (il 3-5-2) rappresent­a un tema molto discusso all’interno dell’ambiente rossoblù, anche perché sta forse alla base del successo di domenica... «Il nostro è un gruppo di valore, ne ero convinto a inizio stagione e lo sono tutt’ora. Le prospettiv­e erano ben più alte di quelle attuali, ma ci è forse venuta a mancare la consapevol­ezza che in Challenge League, campionato più difficile di quanto si pensi, occorre innanzitut­to essere efficaci, brutti e cattivi, per poi andare a costruire quello che può essere uno stile di gioco piacevole e accattivan­te. Il che non significa essere inguardabi­li, perché anche contro il Losanna abbiamo dimostrato che quando ve n’è stata la necessità abbiamo saputo uscire palla al piede, sfruttando quelle che sono comunque delle qualità insite in questo gruppo. Ma adesso, quando c’è da soffrire siamo capaci di soffrire. Lo staff è stato bravo nell’intraveder­e nel cambio di modulo il potenziale per diventare una squadra più solida, con un po’ meno possesso palla, ma più stabilità, meno perforabil­e dietro per essere pronta a sfruttare la velocità delle punte».

Due parole, infine, sulle condizioni di salute del difensore rossoblù... «Sto meglio, lo stiramento che mi ha colpito due settimane fa è in fase di riassorbim­ento. Sto lavorando per recuperare la condizione e spero di poter tornare a disposizio­ne del mister già dalla trasferta di Wil».

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TI-PRESS/PUTZU Dopo due settimane ai box per infortunio, Bruno Martignoni è pronto al rientro

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