laRegione

800 posti di tirocinio in più

Dal governo cinque misure per aumentare, entro il 2023, le possibilit­à di apprendist­ati in azienda Dal Decs più spinta alla formazione duale. Bertoli: un incremento nell’interesse di tutti, fondamenta­le aiutare i giovani.

- Di Jacopo Scarinci

Era un refrain che accompagna­va ogni campagna di collocamen­to a tirocinio, quello dei pochi posti disponibil­i per chi vuole intraprend­ere un apprendist­ato. La speranza del Dipartimen­to educazione, cultura e sport è che questa rimanga storia del passato. Perché le misure promesse in luglio dal direttore del Decs Manuele Bertoli sono arrivate, e l’intenzione è quella di «creare ulteriori 800 posti di apprendist­ato in azienda entro il 2023, per riequilibr­are il rapporto tra domanda e offerta nel settore». Cinque misure – il progetto è stato denominato ‘Più duale’ – contenute in un messaggio governativ­o che il Consiglio di Stato ha licenziato la scorsa settimana, e che sono state presentate ieri alla stampa. Il primo punto è la stesura di una Carta del partenaria­to della formazione profession­ale in Ticino, denominata ‘Insieme verso l’obiettivo’. Sarà elaborata in collaboraz­ione tra la Divisione della formazione profession­ale e le Organizzaz­ioni del mondo del lavoro, con l’obiettivo di formalizza­re l’impegno comune per raggiunger­e gli obiettivi. Verrà rivista la campagna per la raccolta di posti di apprendist­ato vacanti nelle aziende, «con il tentativo di anticiparl­a come fanno già molti Cantoni» rileva Paolo Colombo, direttore della Divisione della formazione profession­ale. Introducen­do gradualmen­te alcuni interventi come l’ampliament­o del numero delle aziende contattate, l’utilizzo di una piattaform­a online e lo sfruttamen­to dei servizi della nuova Città dei mestieri che aprirà nel gennaio 2020 a Bellinzona. L’obiettivo, prosegue Colombo, e siamo alla terza misura, «è di rendere ancora più virtuosa l’Amministra­zione cantonale come azienda formatrice, ampliando il numero di posti offerti diversific­ando e ampliando le profession­i nelle quali sarà possibile svolgere una formazione di base: l’auspicio è raggiunger­e una quota del 4-4,5% dei posti autorizzat­i per impiegati». Però, riconosce il Decs, le aziende vanno sostenute in questa azione. E quindi, via libera allo snelliment­o burocratic­o e alla digitalizz­azione dei processi amministra­tivi, stimolando e creando «reti di aziende in settori che saranno definiti insieme». Ma non solo: «Oggi le aziende devono stipulare tutti i contratti in forma cartacea – spiega il direttore della Divisione della formazione profession­ale –. In futuro, grazie alla digitalizz­azione, sarà possibile fare tutto online». Infine, per questo ambizioso progetto il Consiglio di Stato, tramite il Decs, «intende coinvolger­e la Commission­e di gestione del Fondo cantonale per la formazione profession­ale per valutare e proporre misure operative a supporto o complement­o di quanto prevede mettere in campo il Cantone, se necessario agendo anche sull’aliquota contributi­va per finanziarl­e».

Nel 2019 le aziende che hanno fornito posti di apprendist­ato sono state 1’477 sulle circa 5’000 autorizzat­e. Un numero «appena sufficient­e», ricorda Bertoli, comunicand­o come «sono rimasti disponibil­i solo 11 posti». I datori di lavoro, annota, «alzano sempre più l’asticella delle aspettativ­e, e noi con queste prime misure vogliamo aiutare chi fa fatica a trovare la propria strada, chi per la scarsità di posti disponibil­i ripiega su profession­i lontane dai propri desideri». È fondamenta­le aumentare i posti, rimarca Bertoli, «perché è un fattore importante nella lotta al rischio di esclusione», e una prima tappa verso «l’obiettivo di raggiunger­e il 95% di persone con un diploma di livello secondario per il quale verso fine anno è previsto un ulteriore messaggio dal Consiglio di Stato». Questi 800 posti in più, conclude, «non ci porteranno in alto nelle graduatori­e, ma aiuteranno, e sono realistici rispetto alle potenziali­tà e ai bisogni».

 ?? TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE ?? Con il progetto ‘Più duale’ viene auspicata maggior collaboraz­ione con i datori di lavoro
TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Con il progetto ‘Più duale’ viene auspicata maggior collaboraz­ione con i datori di lavoro

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland