Caccia speciale alla volpe
Caccia speciale alla volpe al via da sabato 23 novembre. In concomitanza con caccia tardo-autunnale al cervo e la caccia invernale al cinghiale, nel distretto di Bellinzona, Blenio e Riviera è permessa anche la cattura della volpe. È dai primi anni ’90, da quando si pratica la caccia invernale al cinghiale, che è permessa anche la cattura di questo canide. La caccia speciale si rende necessaria poiché le volpi sono numerose sul territorio «e le catture annuali non riescono a contenere le popolazioni in crescita», spiega raggiunto dalla ‘Regione’ Andrea Stampanoni dell’Ufficio caccia e pesca. Non sono previsti numeri limite per le catture. Quali problemi possono creare troppe volpi in un contesto urbano? Stampanoni spiega che, come per ogni specie selvatica che entra in contatto con un ambiente urbano, ci possono essere problemi di convivenza. «Le volpi possono causare danni a orti e giardini, inoltre diventano dipendenti dal cibo se vengono foraggiate (attività illegale)», fa presente. Altri disagi possono essere: sacchi della spazzatura rotti, prati verdi con buchi, aiuole rovinate e oggetti (scarpe o altro) lasciati all’esterno che spariscono. Inoltre, aggiunge Stampanoni, questi animali sono veicoli di malattie come la rogna (ectoparassita), in questo caso la volpe si presenta in cattive condizioni con ampie parti del corpo senza pelo. Questa malattia non è pericolosa per l’uomo, ma può esserlo per il cane, anche se il vaccino contro la rogna fa parte del pacchetto base obbligatorio. In Svizzera – spiega il nostro interlocutore – negli anni 80/90 si è svolta con successo una campagna di vaccinazione contro la rabbia nelle volpi, che consisteva nel distribuire esche contenenti il vaccino. In questo modo è stata eradicata la rabbia selvatica e dal 1998 la Svizzera è considerata ufficialmente un Paese senza questa malattia.