laRegione

‘Leonardo e il Ticino’: tutte le evidenze

-

Correre ai ripari rispetto alla mancata occasione della Svizzera italiana, nell’anno del 500° dalla morte, per illustrare documenti, evidenze, indizi del passaggio di Leonardo da Vinci in territorio ticinese. Anche a questo è occorsa la brillante conferenza tenuta da Marino Viganò sabato al Centro culturale Elisarion di Minusio su “Leonardo e il Ticino”: un circostanz­iato, interessan­tissimo resoconto di itinerari del celeberrim­o artista attraverso la penisola, da fine ’400 a inizio ’500, raggiungen­do anche l’attuale Ticino – allora regione del ducato di Milano sforzesco e, nel 1499-1512, francese. Il relatore li ha offerti al folto pubblico, fornendo dati incontrove­rtibili, in forma di resoconto appassiona­to e appassiona­nte. Ciò che, appunto, è mancato, purtroppo, nella Svizzera italiana, nell’anno in cui ricorre il mezzo millennio dalla scomparsa di Leonardo.

Viganò ha presentato la copia del Cenacolo eseguita da un allievo del da Vinci nella chiesa di Sant’Ambrogio in Ponte Capriasca; la buzza di Biasca del 1513, registrata in un appunto del Codice Atlantico; il “diluvio” di Bellinzona, sbozzato in un disegno del 1515, non per caso della serie dei “Diluvi”, oggi alla Royal Library di Windsor. Inoltre, l’attribuzio­ne del “rivellino” del castello di Locarno – già oggetto di una sua perizia per i proprietar­i e l’Ufficio beni culturali – il cui legame con Leonardo il relatore ha dimostrato in base alle fonti, in studi accolti a livello internazio­nale. L’appuntamen­to è stato organizzat­o dall’Associazio­ne Cristiano Castellett­i di Minusio, costituita in memoria dell’accademico, ricercator­e e giornalist­a, prematuram­ente spentosi a 46 anni nel 2017.

 ??  ?? Viganò durante la conferenza, con il professor Vittore Nason
Viganò durante la conferenza, con il professor Vittore Nason

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland